Oggi sono riuscito, facendo una bella corsa, ad andare a prendere mio figlio a scuola. Quinta elementare. E’ un piacere vederlo correre incontro a me per liberarsi di quel fastidioso, pesantissimo zaino pieno di quaderni e libri. Ricordo la mia esperienza in quinta. Una cartella in pelle con accessorio le cinghie per portarla anche sulle spalle. Un paio di quaderni, piccoli rispetto al formato di quelli attuali, uno a quadretti e uno a righe. Un solo libro. Un peso sopportabilissimo. La scorsa settimana ero invece a Massa, per lavoro. Quando, verso le 10 del mattino, sono arrivato in centro c’era un corteo di studenti del liceo che, scioperando, manifestavano con le loro bandiere monocolore, nelle vie della città. Ho parcheggiato l’auto e sono passato davanti alla Coop. Qui altri studenti approfittavano della mattina di vacanza per due chiacchiere, seduti su un muretto, bevendo birra e limoncello. Altri tempi davvero.
Il 12 novembre sarà una giornata particolare. Saranno esattamente 40 anni dal mio primo giorno di scuola al Liceo Scientifico di Forte dei Marmi. Non c’era in paese una scuola superiore, ma qualcuno aveva lavorato per ottenerla e c’era riuscito. Una sola classe, ma si partiva. Qui un ricordo di quello che era il significato della nostra scuola e la presentazione della giornata. Altri tempi davvero.
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