Ombre sui volti, in Technicolor. Un po’ di cortisone per guarire una grave infiammazione alle arterie, forse mortale, ma le ombre sui volti si allungano, si scuriscono. Nicholas Ray è un po’ come Hitchcock: riesce a scovare delle storie profonde ma un po’ in ombra, ancora, e renderle icastiche, memorabili. Discostandosi dalla vulgata comune hollywoodiana classica. Non troppo, stavolta. Purtroppo.
Dietro lo specchio (Bigger than life), in 400 colpi
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