Horror dal ritmo lento, piglio un po’ esistenzialista; luogo in cui si conosce l’angoscia di uccidere a morsi ma anche il sollievo che si genera subito dopo il gesto estremo e necessario, è una storia di vampirismo e pure amore tra ragazzi, un biondo leggermente sociopatico e una brunetta dodicenne (ma ho dodici hanni da molto tempo, dice) che non conosce confini. Neppure quelli di ossa e tendini.
Lasciami entrare, in 400 colpi (di tastiera).
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