Magazine Diario personale

41. Lotte inutili contro Morfeo e contro la propria mente.

Da Winston Smith @diariodiwinston

41. Lotte inutili contro Morfeo e contro la propria mente.

Provo pietà per me stesso in questo momento. È una di quelle notti arrivate improvvisamente, e a differenza di quelle in cui un’ispirazione fa vibrare la gola, in questa c’è anche il sonno a fare il suo gioco con la sua nube invisibile intorno alla testa che fa forza sugli occhi. Eppure resisto, senza un motivo probabilmente… Vorrei scrivere un post interessante da aggiungere all’elenco di quelli in attesa di pubblicazione e che voglio a tutti costi convincermi siano attesi con ansia, ma non ho niente di interessante da dire. So che domani mattina avrò molte cose da fare e tutte fanno parte di quello che la gente chiama routine quotidiana. E allora associo stupidamente questo bisogno naturale di dormire alla volontà di svegliarmi domani per immergermi nel fiume, la volontà di quella parte di me che segue lo scorrere in avanti dei minuti.

È un’idea quella che sto combattendo in questo momento, l’arrivare alla sera sfiniti che identifica tanti individui e che impedisce di affermare il nostro io pensante. So che si tratta di un piccolo discorso senza un significato chiaro e senza una reale utilità, ma concedetemi questa sensazione illusoria di aver resistito al desiderio di abbandonarmi al sonno, di aver scelto di star sveglio qualche minuto in più e di aver potuto trasformare frammenti di pensieri in parole. Saranno anche di poco valore, ma persone interessanti continuano a ripetere che sono armi micidiali… Consideratela un esercitazione, un delirio, un minestrone senza senso. A me piace considerare quanto appena detto il permesso che la parte di me che si opponeva al sonno dà a tutto il corpo di potersi finalmente abbandonare al riposo… Magari a furia di allenarmi la routine la sconfiggo davvero!


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