Magazine Bambini

#414

Da Donatella

Scusa dell’infanzia. Tempo estivo. Ore 7:56.
La Dona accompagna il figlio di una amica a scuola e arriva a pochi minuti dall’apertura.
Solo una mamma e un bambino stanno già aspettando fuori dal cancello. Il bambino è assai agitato, nonostante i già 29°. Sale sul muretto appeso alla ringhiera cercando di correre avanti e indietro.  Suona più volte il campanello della scuola.  Si appende al cancellino strattonandolo. Cerca di andare a cavalcioni sul cestino dell’immondizia. La mamma con una vocina da gatta morta per convincerlo a smettere gli sussurra da lontano, a ogni “acrobazia”:
– Thomas,  per favore smettila. Non vedi che tutti gli altri sono bravi? Fai il bravo anche tu, dai.
Il piccolo non la degna di attenzione, fino a quando a pochi secondi dall’apertura gli dice:
-Thomas, su dai scendi. Mancano trenta secondi. Mettiti al cancello che quando apre entri subito e arrivi primo.
La Dona immagina Thomas nel 2030 in coda all’apertura del negozio per comprare il modello 257 del telefono mela sbocconcellata. In prima fila sgomitando per arrivare primo. Forse ci riuscirà.
La Dona si chiede se aver insegnato ai suoi figli che è inutile sgomitare per arrivare primi, ché tanto si arriva lo stesso, sia stato intelligente.


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