1- Come ti chiami?
Chiara
2- Quando e dove sei nata?
Sono nata tra la provincia di Cremona e quella di Mantova nell’Agosto del 1989
3- Cosa fai nella vita oltre a viaggiare?
Al momento sono “ragazza alla pari” a Kilkenny in Irlanda, ovvero vivo con una famiglia irlandese e mi occupo della loro piccola peste.
4- Che formazione hai?
Dopo una laurea triennale in Beni Culturali ho scelto di indirizzarmi verso il settore più specificatamente turistico per concludere i due anni di magistrale.
5- Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Diciamo che è una sorta di amore-odio: ho sempre avuto l’impulso di scrivere, fin da quando avevo il diario nascosto nel cassetto delle mutande, o quando ho aperto il mio primo blog di pensieri su Splinder a 15 anni, ma non sono mai stata soddisfatta dei miei scritti. Anche per questo è nato Riako, per mettermi alla prova.
6- Secondo te non è strano che oggigiorno tutti vogliano scrivere e vivere di scrittura, ma ben pochi amino leggere?
Sì, ma si vede benissimo la differenza nella scrittura tra chi è abituato a leggere o meno.
7- Quando e perché è nata l’idea di aprire un blog?
L’idea è maturata nel tempo, dopo due anni a scrivere per Viaggi Low Cost ho iniziato a pensare di volere uno spazio mio, dove condividere esperienze e consigli in modo più personale. Il primo post e il coraggio di aprire un blog davvero li ho trovati un pomeriggio di marzo dove mi sono messa a scrivere invece che studiare Diritto Commerciale.
8- Sei diventata travel blogger nel momento in cui hai aperto il tuo blog?
Bhe, tecnicamente sì, “travel blogger” è una persona che ha un blog su cui scrive di viaggi, ma è comunque solo un’etichetta, un modo per capire di cosa ci si occupa.
9- A tuo modo di vedere, quali capacità e competenze deve possedere un bravo travel blogger?
Un bravo travel blogger secondo me deve innanzitutto essere onesto e appassionato, oltre che (ma questo mi pare ovvio!) esser bravo nella scrittura e aver anche un po’ di creatività. Aver competenze in social media, fotografia, grafica e altre cose di questo tipo possono dare “una marcia in più.
10- Qual è l’aspetto del travel blogging che ti dà maggiori soddisfazioni?
Credo che la risposta sia più o meno la stessa che riceverai da tutti: la soddisfazione maggiore è quando si ricevono messaggi da chi ti legge.
11- Qual è secondo te il rapporto fra giornalismo di viaggio e blog?
Domanda da un milione di dollari! La cosa che posso dire è i due settori sono più vicini che mai, spesso ci si pesta i piedi ma è inevitabile che giornalismo e blog si contaminino di continuo.
12- Consideri il ‘travel blogger’ un’attività professionale (presente o futura) o rimane solo un bellissimo hobby?
Per ora lo ritengo un “bellissimo hobby” non so se riuscirei a farlo diventare una professione, con tutti i limiti e i paletti che ciò comporterebbe.
13- Un blog di viaggi può realmente diventare uno strumento di business?
Certo che può, ma inevitabilmente il blog si trasforma di conseguenza.
14- Cosa pensi del mondo del travel blogging italiano?
Non conosco bene il mondo del travel blogging fuori dall’Italia… ma da noi a volte sembra un po’ un covo di vipere! Come ovunque ci sono blogger fantastici e super esperti, blogger che stanno crescendo e qualcuno che approfitta un po’. Di sicuro da noi la situazione è un po’ acerba rispetto a quanto avviene all’estero, in particolare nei rapporti con le aziende.
15- In un web popolato da travel blogger al femminile. Come mai, secondo te, il mondo del travel blogging non è declinato al maschile?
Bella domanda… posso dire che non lo so? Forse solo perché a noi ragazze piace stare più al centro dell’attenzione!
16- Ritieni che le donne percepiscano il viaggio in maniera diversa rispetto agli uomini?
Forse le donne sono più sensibili a certe cose rispetto agli uomini, ma mi sembra di generalizzare troppo. Ciascuno lo percepisce diversamente ed in base alla propria personalità ed esperienze.
17- Secondo te esistono destinazioni che si prestano più di altre ad una vacanza al femminile?
Secondo me ogni destinazione ha un suo lato più “femminile” ma in realtà ognuno ha gusti differenti… quindi anche le cose che appaiono meno femminili possono appassionare qualche ragazza!
18- Quali sono secondo te i Travel Blogger più interessanti in lingua italiana?
Ci sono davvero tanti blogger interessanti, giusto per dirne tre tra i miei preferiti: Bassa Velocità in cui Enrico scrive di treni e ferrovie con cui io ho un rapporto di amore-odio perenne; PimpMyTrip di Martina, che sceglie sempre luoghi che sono tra le mie destinazioni dei sogni e riesce sempre a raccontare le sue esperienze in modo semplice, appassionato e anche pratico; ultima ma non ultima Roberta con Infoturismiamoci perché lei è un po’ matta, nel suo blog si legge un po’ di viaggi e un po’ di lei e perché anche nelle sue mete ritrovo i miei sogni. (Ora mi sento in colpa perché ne avrei voluti scrivere almeno altri dieci di blog!)
19- In assoluto qual è stato il post di cui vai più orgogliosa?
Direi che il mio preferito è quello dedicato ai miei bacari pereferiti di Venezia: https://chiararegazzini.wordpress.com/2014/10/22/bacarotour-bacari-venezia/
20-Quale consiglio ti senti di dare a chi vuole intraprendere la professione di travel webwriter / travel blogger?
Direi che avrei bisogno io di qualche consiglio. Quello che posso dire è di appassionarsi e di non iniziare solo perché si vuole viaggiare gratis.
21- Sei di quelle che apprezzano o odiano i blogtour?
Li apprezzo se hanno un serio progetto a monte e un’organizzazione seria, al contrario non hanno alcun senso e non portano nessun beneficio a chi li realizza.
22- Che tipo di viaggiatrice sei?
Organizzata ma senza esserlo in modo ossessivo… ma amo leggere ed informarmi prima della partenza. Impazzisco per le mappe e adoro aver liste di posti dove mangiare.
23- Cosa ne pensi dei viaggi in solitaria? Li hai mai fatti?
Non ho mai viaggiato veramente in solitaria. Sono partita da sola per questa avventura come aupair ma già avevo contatti con qualche altra ragazza alla pari e al mio arrivo ho trovato comunque una famiglia ad accogliermi. Non so se ne farò, non amo stare sola per lungo tempo e mi piace condividere le esperienze di viaggio con qualcuno, però non escludo nulla.
24- Dove e quando affidarsi invece ai tour operator?
Non sono amante dei tour operator, probabilmente per escursioni particolari, per viaggi complessi, per chi non si sente sicuro a prenotare autonomamente può essere una buona idea.
25- Qual è la situazione più difficile che hai dovuto affrontare durante uno dei tuoi viaggi?
Sono stata abbastanza fortunata finora, ma non ho mai fatto viaggi lunghissimi e particolarmente impegnativi… quindi è tutto da vedere cosa mi riserva il futuro.
26- Anche la cucina è un’avventura, qual è il piatto più strano che hai mangiato?
Ohhh… non sono mai stata in posti assurdi quindi niente cavallette o simili, ma non sono nemmeno troppo avventurosa in questo campo, faccio una certa fatica a mandar giù cose sconosciute! Diciamo che cose tipo il black pudding irlandese (salsiccia di avena, sangue e carne di maiale) e alcune cose nel fritto alla piemontese come le cervella sono il mio massimo per il momento.
27- C’è un personaggio (scrittore, giornalista, viaggiatore del passato) che ispira la tua filosofia di viaggio?
Posso dire che non lo so? Così a caldo potrei dire Paolo Rumiz.
28- Quali emozioni provi prima di avventurarti in un nuovo viaggio? E al ritorno?
Oh il giorno prima di partire il mio lato pigro prende il sopravvento, mi chiedo sempre chi me l’ha fatto fare e che sarebbe più semplice star a casa. È stupido… ma capita sempre, solo perché sono intimorita dal fatto che qualcosa potrebbe andar storto e perché sotto sotto son pigrissima. Al ritorno ho sempre voglia di tornare nei luoghi appena visitati con le persone che non erano con me.
29- Quale film e quale libro consiglieresti sull’argomento viaggi?
Un film che consiglierei sicuro “Il cammino per Santiago” e come libro direi uno dei miei preferiti: “È Oriente” di Paolo Rumiz
30- Come scegli una destinazione di cui parlare nel tuo blog?
Di solito scrivo di luoghi che conosco un po’, in cui trascorro del tempo (come è successo per Venezia o Reggio Emilia e come sta succedendo per l’Irlanda) o che mi lasciano qualcosa di particolare. A volte non scrivo di una destinazione semplicemente perché so che ci son già decine di post altrui che parlano della stessa cosa, o al contrario scrivo d’altro perché magari quando io ho cercato info non ho trovato nulla o quello che ho trovato non mi ha soddisfatto.
31- Ritieni che i social network stiano cambiando il modo di viaggiare?
I social hanno cambiato praticamente tutto, quindi sì, anche il modo di viaggiare: dal momento in cui si sogna ad occhi aperti sulle fotografie altrui, fino a quando siamo noi a postare fotografie dei nostri viaggi, passando per il momento in cui si chiede consiglio su un gruppo dedicato ad una certa destinazione, seguiamo un blog o siamo noi stessi a condividere informazioni utili per altri.
32- Mappa o navigatore? In questo sei vecchio stile o prediligi la tecnologia?
Entrambi. Spesso ho in una tasca la mappa cartacea e nell’altra il cell con Google Map acceso.
33- Quando scrivi un post su una località che hai visitato, quali sono gli aspetti a cui presti maggiore attenzione?
Amo gli aspetti pratici e credo siano anche i più utili da condividere, o almeno quelli che io di solito cerco quando visito altri blog. Mi piace esser precisa, allegare mappe e aggiungere prezzi, indirizzi e orari. Una cosa per cui ammattisco sono gli elenchi, saranno banali… ma sono utilissimi.
34- Una località che hai visitato e che ti è rimasta nel cuore?
UNA? Non ce la posso fare. Passaparola.
35- La tua wishlist per il 2016?
Trovare un lavoro che mi appassioni.
Progettare qualche nuova esperienza per il futuro.
Ovviamente continuare a viaggiare, magari andando a trovare alcuneamiche sparse per l’Europa.
36- Qual è la prima cosa da pianificare quando si sceglie una meta?
La prima cosa che prenoto di solito è il volo, che generalmente è la spesa più impegnativa, subito dopo l’alloggio. Ma prima ancora di questo secondo me bisogna pianificare un budget, non ha senso partire e poi ritrovarsi a dover rinunciare a molte cose solo per non aver fatto un po’ di conti in anticipo.
37- Come risparmiare nei viaggi?
Avendo la pazienza di informarsi e pianificare un po’ di cose in anticipo, ma anche evitando le zone prettamente turistiche.
38- Di tutti i Paesi cha hai visitato in quale ti piacerebbe vivere e perché?
Sceglierei la Spagna, non saprei però esattamente dove… ma al momento mi piacerebbe un luogo caldo, con una cucina golosa e una lingua tutta da imparare.
39- Qual è il segreto per godersi al massimo un viaggio di pochi giorni?
Evitare la smania di voler vedere tutto: è ovvio che in un weekend non si potrà mai visitare per intero una grande città o un’intera regione. Meglio scegliere le tappe dandosi il tempo di godersele veramente. D’altra parte però è anche vero che non c’è da perder tempo! Insomma… svegliarsi alle 10 lo si fa a casa la domenica in un giorno di pioggia: se si trascorre via un weekend meglio sfruttare le ore che si hanno per passeggiare, visitare, sedersi in un parco a far merenda, mangiare piatti tipici in un ristorantino e godendosi le esperienze che un certo luogo può dare.
40- Il posto che non hai ancora visitato ma che sogni da una vita?
I Balcani, sono così vicini ma sembra una sfida arrivarci e riuscire a viaggiare con i mezzi pubblici. Il sogno sarebbe riuscire ad attraversarli in lungo e in largo, scoprirne la storia e le tradizioni, le diversità culturali e la ricchezza naturale che riservano.
41- Il primo pensiero quando torni a casa dopo un lungo viaggio?
Relax. Di solito quando parto, anche in realtà per pochi giorni, difficilmente mi fermo a riposare mentre sono in viaggio… quindi quando torno ho davvero bisogno di un po’ di pace!
42- Quali sono i tuoi progetti a breve termine? E quelli sul lungo periodo?
Per il breve termine direi che il progetto maggiore è tornare a casa: in poco più di un mese rientrerò in Italia dopo 8 mesi, tenterò di cercare un lavoro in ambito turistico e nel mentre organizzerò alcune Invasioni Digitali nella provincia di Cremona. Sul lungo periodo… chissà! Vivere questi mesi all’estero mi ha fatto venire una gran voglia di provare a trascorrere un periodo anche altrove, avrei voglia di imparare lo spagnolo, ma vedremo. Ora ho veramente voglia di trovare qualcosa di bello e stimolante “a casa”, magari cominciando a visitare zone più vicine a me.
43- Essere una travel blogger significa creare un legame speciale con i lettori. Cosa ti ha dato e continua a darti questa esperienza a livello umano?
Scrivere per essere d’aiuto ad altri è sempre una grande soddisfazione, se poi i lettori scrivono per ringraziare dei consigli e dell’aiuto che gli hai dato capisci che dedicare del tempo alla scrittura ed a loro, anche solo per rispondere ad una domanda, vale veramente la pena. Come si dice… sharing is caring, no?
Blog: www.chiararegazzini.wordpress.com Facebook Page: https://www.facebook.com/riako2 Instagram: www.instagram.com/chiararegazziniNon mi resta che ringraziare anche te per avermi concesso un bel po’ del tuo tempo aprendomi il tuo mondo e rispondendo a così tante domande in modo tanto approfondito.
In bocca al lupo per il tuo futuro giovane blogger :-)
Se mi hai trovato interessante…simpatica e una super bomba del travel blogging puoi seguirmi anche su Facebook o twitter, non ti accusero di stalking :-)
Ti aspetto sulle pagine di Viaggi zaino in spalla.
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