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Sono le vasche (45 in 20 minuti) che la ‘povna ha fatto oggi, nuotando, è il caso di dirlo, a capo fitto per farsi passare il nervoso dilagante, conseguenza della mattina del giorno libero passata a scuola. Doveva essere lì per una serie di impegni istituzionali, con il Comune e con la preside Barbie. Peccato che nel mezzo sia dovuta passare dal Prefabbricato, e interfacciarsi lungamente con l’arroganza proterva e poco lungimirante della Compaesana (Vicepreside) e della Segretaria. Al termine del confronto (molto franco e molto aperto, per usare un eufemismo), la ‘povna è stata accusata di essere “troppo irruenta”, e però chi sa come mai tanto l’una, quanto l’altra si sono degnate di stabilire, all’alba del 30 ottobre, i ruoli di: Vicario, Vicepreside, Coordinatore di Plesso, Direttori di Laboratorio e di Dipartimento – vale a dire tutte le funzioni più importanti del quadro istituzionale della scuola pubblica per le quali una serie di persone dall’11 settembre ha cominciato, in buona fede, a lavorare. Salvo sentirsi dire, oggi, che “no, spiace, ma le nomine nei vari plessi erano prive di attendibilità di legge”, perché “siamo noi due che le dobbiamo fare”. Peccato che se non c’era quella cretina della funzione strumentale del POF, che ha fatto presente l’irritualità del tutto e poi, per sottolineare che era seria, si è dimessa, ancora oggi nulla sarebbe stato fatto, “che, via, siamo alla vigilia del ponte: ci pensiamo la settimana prossima, e adesso tutti a casa”.
La ‘povna si è scontrata oggi con tutta la stolida ottusità del Burosauro, non della burocrazia che (come diceva all’Amica Collega) è una cosa grande e bella; ma proprio con l’impossibilità di far capire le ragioni della logica a chi prende tutto sul personale, non ci arriva, e allora strepita: cioè, molto sinteticamente, non sa fare il suo lavoro.
E il nuoto non è bastato, ovviamente: dopo essersi sfogata dentro l’acqua, la ‘povna continua fuori, con Mafalda, Hal9000, Esagono e l’Ingegnera Tosta. Poi si confronta con l’Anziana di Ginevra, per telefono.
E poi, finalmente, chiude tutto. Perché domani, al termine delle cinque ore di scuola, è giunto il momento di fuggire, finalmente: ritorna in grande stile, al nord, il tempo delle feste. E la ‘povna, che manca da lassù da troppo tempo, domani mattina acchiappa la valigia e se ne va.