“Chi va là?
Ma che fai aoh, prima spari e poi dici chi va là?
È sempre mejo ‘n amico morto che ‘n nemico vivo! Chi siete?
Semo l’anima de li mortacci tua!
E allora passate!” (da ‘La Grande Guerra’ di Mario Monicelli)
Da un po’ di tempo al Messaggero hanno ficcato i necrologi nell’unica pagina
D’altronde al nuovo direttore del giornale, degli esteri frega poco o nulla, a quanto pare. Il precedente direttore, Roberto Napoletano (oggi alla direzione del Sole24Ore), che ho avuto il piacere di incontrare, aveva ben altri obbiettivi e considerazione degli esteri.
Così uno se legge le cronache di morti annunciate o improvvise, sbircia sopra leggendo una notiziola che fa da contorno….a li morti.
E mentre l’Ordine dei Giornalisti si diverte e continua a fare battagliole di retroguardia su leggi e leggine che non cambiano e non servono a nulla, giocando alla difesa di quelli che nun c’hanno manco l’occhi pe piagne e manco fanno i giornalisti de professione (pe’ magnà, nun per gioco) si fa finta di non vedere il cadavere del giornalismo steso lì per terra che ormai non è più agonizzante, ma proprio morto stecchito. E pure freddo come un ghiacciolo.
E come vedete, alla fine della storia, sempre di morti, mortacci e morti de fame sempre si parla