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Con chi governiamo - L'oscena arringa di Nicola Porro in difesa dei poveri evasori fiscali

Creato il 21 luglio 2014 da Tafanus

Porro-sallustiTalvolta Nicola Porro riesce a dare persino l'impressione di essere intelligente. Poi gli "fugge dal seno" un'arringa come questa, in difesa degli evasori peggiori, e allora ti vengono tanti dubbi... Ripensi alla storia della telefonata di minacce alla Marcegaglia tramite il suo capo-ufficio stampa, e ripensi che uno che da anni accetta di restare in posizione subordinata rispetto a rigor-mortis Sallusti, certo non deve aver avuto grandi alternative, nella sua vita professionale... Dal '97 al soldo della stampa berlusconiana, ne ha sposato i metodi (altrimenti sarebbe andato via, I suppose). E la prova più eclatante è l'affaire Marcegaglia.

Oggi, per non deluderci, se ne viene fuori, sul Geniale del suo padrone (che come sappiamo preferisce la GdF che imbosca a qualla che indaga) con una articolessa truffaldina fin dal titolo (in calce), che tende a veicolare il messaggio che la GdF corra dietro alle "cameriere", e non piuttosto ai non-poveri proprietari di "fabbrichette", con barcone, seconda casa e "cameriera" in nero.

A proposito, Porro, le cameriere (e i "camerieri") esistono solo nel magnifico mondo delle olgettine e dei giornaletti di regime. Il resto d'Italia le "cameriere" le chiama "Colf", acronimo di "Collaboratrici Domestiche". Maiuscolo, please!

Questa volta però Nicola Porro ha commesso un grave errore di valutazione. Pensava che i lettori del suo "Genialetto" gli avrebbero fatto la "ola", e invece ha ricevuto, dai suoi amati lettori, più pernacchie che ole. Capita anche alle migliori penne del giornalismo di non riuscire ad avvertire per tempo i "mutamenti climatici". E così, è con immenso piacere che pubblico l'osceno articolo di Nicola Porro, e in calce ad esso una scelta di commenti dei suoi lettori, dai quali forse Porro si aspettava ben altro!

Tafanus

Con chi governiamo - L'oscena arringa di Nicola Porro in difesa dei poveri evasori fiscali

Quella di Josephine (nome di fantasia) è una routine. Ogni mattina esce dalla casa del suo datore di lavoro e va a gettare la spazzatura negli appositi contenitori della differenziata.
Siamo in Sardegna, in una casa di vacanza. In uno di quei posti che ci invidia il mondo. È successo tutto lo scorso fine settimana. Ma avviene ogni giorno. Due giovanotti in borghese e con borsello a tracolla si avvicinano alla signora e le chiedono: «Che lavoro fai?». «La cameriera», risponde subito Josephine. «Facci vedere il tuo contratto di lavoro». Josephine non ha visto il celebre sketch di Verdone sul porto d'armi, se no avrebbe riso. Preoccupata e ovviamente senza contratto in tasca, può solo condurre i due signori, che poi sono due militari della Guardia di finanza, a casa del suo datore di lavoro. Cosa che ovviamente accade. Stessa richiesta, e stessa risposta. Alzi la mano chi, tra coloro che assaggiano questa zuppa, si porta in vacanza la documentazione di assunzione della propria colf. Insomma, in queste ore la Guardia di finanza, a quanto ci risulta in Sardegna, ma potrebbe accadere ovunque, sta battendo le strade alla ricerca dei contratti di assunzione delle colf (Il punto, caro Porro, è che credere che il contratto ci sia, ma sia solo stato dimenticato a casa, è un pò come credere a Ruby nipote di Mubarak. Il contratto, 9 volte su dieci non c'è. E quella volta che c'è, la faccenda si risolve con un verbale, e con l'impegno as esibire alla GdF i contratto. E le ricevute dei contributi versati. Giusto per cancellare sul nascere il dubbio che il contratto possa essere stato fatto ex-post, e retrodatato. O no? NdR)

Mentre le Fiamme gialle svolgono il loro compito, i porti delle medesime località sono praticamente deserti. Le grandi barche sono fuggite in Corsica o altrove. Non solo per colpa delle tasse del geniale governo Monti, ma anche delle minuziose attenzioni che ricevono quando mettono la prua in acque italiane. A essere sinceri, anche in Francia hanno iniziato a salire sulle barche ormeggiate per fare controlli fiscali.

L'Italia del turismo ha il primato dell'inospitalità. Come testimonia l'inchiesta sulle vacanze che il Giornale sta facendo proprio in questi giorni (oggi è il turno un po' meno desolante della Puglia) le cose non vanno bene. Non attraiamo dall'estero e facciamo scappare gli indigeni.

Siamo arrivati a un punto in cui i controlli hanno davvero raschiato il fondo del barile. La casa in Sardegna (o in altra zona di villeggiatura) sarà oggetto della nostra dichiarazione dei redditi, della tassazione sulla seconda casa, del redditometro e dello spesometro. I suoi interessi (per comprarla) saranno soggetti a un tetto bassissimo. E quando ci andiamo dobbiamo stare attenti a non mettere in mare il gommone o farci assistere da una cameriera che ci portiamo da casa. (...e perchè mai, Signor Coso??? Basta che la Colfd - pardon la "cameriera" e il gommone siano in regola, e ci sentiamo tutti più tranquilli. O no? NdR)
Ieri abbiamo letto con grande attenzione il fogliettone culturale dell'ottimo (con lui, come ha testimoniato un recente scambio epistolare sul Giornale, le copie del giornale sono schizzate) direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano: «Il lato umano di Lady Fisco e la macchina dello Stato». Come già al momento della sua nomina, il quotidiano degli imprenditori e cioè di coloro che hanno le case proprio in Sardegna, ha salutato con entusiasmo l'arrivo di Rossella Orlandi al posto di Attilio Befera alla guida dell'Agenzia delle entrate. «Mi sono trovato al cospetto di una donna normale dai modi bonari e innamorata del suo mestiere», ci racconta Napoletano. Scopriamo «la parlata fiorentina» che oggi serve, eccome, e «l'orgoglio sabaudo», e poi «il lato umano, diretto, di un funzionario dello Stato che riconosce la maestà della legge». Non ci dimentichiamo il «suo pallino per l'educazione civico-fiscale» che ha portato niente meno che al «concorso a premio nelle scuole piemontesi» e poi, straordinario, sentite qua cosa ci regala Il Sole riguardo alla passata esperienza della Orlandi: «La lezione più grande ricevuta da una lavoratrice immigrata che la guarda fissa negli occhi e le dice: “Solo il dovere delle tasse ci può restituire il diritto della cittadinanza”».

Nooooooo. Favoloso. Le dobbiamo presentare la nostra Josephine. La cameriera pizzicata a svuotare l'immondizia in Sardegna. Ma le colonne del Sole continuano anche con la comprensione nei confronti degli imprenditori che non ce la fanno. Che bel quadretto. Evviva la Orlandi, evviva Il Sole, evviva la Sardegna. Stop. Fermi un attimo. «La più dura, la più inflessibile, una talebana del fisco come tutti quelli che sono stati formati alla scuola di Visco. Per lei le tasse sono bellissime e i contribuenti sempre in fallo. Quando ha guidato il Piemonte, raramente abbiamo chiuso una transazione con lei. Va fino in fondo. Il contenzioso non è un suo problema. È inflessibile. Altro che adesioni». Sì, va bene, dice il cuoco di questa zuppa, ma adesso le virgoletto tutto. «Ma che, è matto. Io e i miei clienti siamo fottuti se lei si permette di pubblicare il mio nome, ma chieda a chiunque ci abbia avuto a che fare professionalmente in Piemonte».

Eh, ma così non va. Un anonimo contro il fogliettone di Napoletano. Dobbiamo credere alle parole del direttore. Il lato umano di Lady Fisco. (Nicola Porro)

Beh... che dire, caro Porro? Io tifo smaccatamente, senza ritegno, per gli allievi di Visco (che non ha fatto un solo condono) e non per gli epigoni di Tremonti, che i condoni li varava a mazzi, a dozzine, a containers. So' fatto male, lo so... e che, nun ce lo so?

Ed ecco, in calce, una scelta - faziosa ma ampia - dei commenti dei lettori del Geniale e di Porro. Quelli che avrebbero dovuto fare la ola, e che invece hanno fatto LA pernacchia (femminile, come da lectio magistralis di Eduardo)...

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Mr Blonde - Quindi secondo porro una cameriera in nero va bene, e si cita pure la francia...Un mio cliente con aziende in italia e francia si la mentava sempre delle tasse e della burocrazia italiana, fino a quando non è andata la finanza francese, ancora piange per 3 dipendenti "in nero" per metà giornata e se non transava subito andava dentro.
Noidi - Ma che schifo di paese, neanche la colf in nero si può avere. Di questo passo diventeremo uno di quegli odiosi paesi dove vengono rispettate le regole. Proprio uno schifo.
Ubidoc - Mi sembra un'ottima idea in un paese di evasori fiscali . Sarebbe come se "The Times" scrivesse un articolo stupendosi delle multe per divieto di sosta.
lorenzo464 - in effetti in un paese come il nostro, dove l'evasione fiscale come è noto è inesistente, come non essere d'accordo.
marino.birocco - E così i turisti scelgono il mare di altri Paesi. Mio caro Nicola ti facevo più intelligente , cosa centra quello che scrivi con il fatto di avere lavoratori in nero. Non è che in altri paesi costa meno e il personale è più gentile ? Capisco che devi difendere i nostri elettori , però fallo usando argomenti più credibili.
Ric60 - Caro Sig. Porro bisogna che Lei faccia pace con se' stesso...Se e' legittimo e fortemente invocato, chesso', mettere in regola (o scacciare) i commercianti abusivi (tipo vo' cumpra') tale discorso vale anche per le colf.Oppure fanno parte di un abusivismo necessario e quindi lecito?
Amon - "E così i turisti scelgono il mare di altri Paesi" io li chiamerei prima di tutto evasori fiscali se scappano dove ci sono i controlli fiscali, chi e' onesto e paga le tasse e paga i contributi alle colf non scappa.
Farusman - Ma chi se ne frega delle cameriere! E perché mai dovrei scandalizzarmi se alcuni mascalzoni pieni di soldi (e proprio per questo pieni di soldi) e frodatori del fisco vengono presi sul fatto e multati? Normale in un paese civile! Anormale che a questa notizia non notizia si dia molto più spazio che a un conflitto con centinaia di vittime innocenti.
ANGELO LIBERO 70 - ebbravo porro, da quest'articolo si intuisce lo spessore morale dei berluscones
titina - Ma allora come si contrasta il lavoro in nero? Se una famiglia va in vacanza, ha una seconda casa,si può permettere una cameriera perchè non dovrebbe farle un contratto che consenta a questa donna di guadagnarsi la pensione, altrimenti un domani la pensione sociale dobbiamo pagarla noi! E' giusto?
Farusman - Fammi capire Porro: non é che sia immorale che gentaglia immonda non paghi le tasse e possa pigliarci per il c... ormeggiando imbarcazioni megagalattici nei porti sardi, e immorale la G. di Finanza che cerca di di beccare questi individui che, perciò stesso, fuggono a gambe levate disertando i porti sardi. Complimenti vivissimi: invertiamo i valori e facilitiamo i ladri a rubare affinché possano riciclare i "capitali" che stavano rinchiusi nelle case private. A ghé de ridd.
thepaul - #Ric60: il problema è che il commerciante abusivo, essendo di colore (e quindi, secondo i leghisti, emanatore di cattivi odori) e rubando i clienti agli "onesti" imprenditori italiani, va cacciato senza pietà, specie se arriva dall'Africa su barconi alla deriva, in balìa di spietati sfruttatori. Se invece ad essere abusivo non è un commerciante, ma una "lavoratrice" (sempre di colore etc. etc.) che presta il proprio servizio presso la casa di un rispettabile imprenditore, magari brianzolo, allora va tutto bene....un po' come quando, negli anni scorsi, nelle aziende del nord lavoravano moltissimi extracomunitari, molti magari in nero, ma conveniva al Ranzani di turno, quindi tutto andava bene...il popolo italiano non si toglierà mai il brutto vizio di applicare la legge solo per gli altri...un lavoratore in nero è un lavoratore in nero, punto e basta. Chi viola le leggi va in galera (o così dovrebbe essere), non a chiacchierare amabilmente in un centro per gli anziani e a dettare l'agenda politica...
titina - Amara riflessione: una povera vecchietta, nel mio condominio, ormai su una sedia a rotelle, con pannoloni e non capisce più niente, ha la badante in regola: e' vero che ha l'accompagno, ma se non l'aiutassero i figli da quel dì che sarebbe morta. E chi ha i soldi non vuole pagare i contributi dovuto. Che schifo di persone.E Porro che dà loro ragione, che delusione!
Scassa - scassa Lunedì 21 luglio 2014 Comunque la pensiate,per qualsivoglia schieramento votiate ,siate del sud,centro ,nord ,chi lavora DEVE essere pagato e non in nero,.,e qui finiscono le discussioni. ; per ciò che riguarda l'accertamento fiscale sul territorio,vale il detto dei nostri padri "" coscienza netta convien che si fida ! scassa.
david71 - Già, strano ne? La finanza che chiede il contratto di lavoro ad una cameriera! Ma dove andremo a finire di questo passo! Questa barbarie deve finire! Oggi controlla i contratti di lavoro e in un attimo te li ritrovi a controllare lo scontrino fiscale agli avventori all’uscita di un ristorante. Attenzione che il passo che conduce alla verifica delle fatture di un libero professionista è breve! Che barbarie!

Il Signor Nicola Porro intercettato a "colloquio" col capo-ufficio stampa della Marcegaglia

1807/0630/1400


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