Giornate che partono a fatica? Io ho trovato il modo per farle ingranare alla grande. Con tanto di buonumore ed entusiasmo per le cose da fare. Premetto: non sono mai stata una mattiniera e la sveglia delle 7.30 (che non è vera alba lo so!) è sempre stato un mezzo dramma. Poi mi sono posta l’obiettivo di alzarmi con il buonumore e smettere di arrancare per casa per circa mezz’oretta senza sapere chi fossi e dove stessi andando. Per finire a uscire di casa in un ritardo spaventoso. Cosi è successo che mi sveglio felice di avere cose da fare, con il sorriso e spesso anche alle 7 senza mettere la sveglia. Come ho fatto?
Ricordate quelle abitudini amiche-nemiche che ci tengono ancorate alla zona di comfort? Le ho cambiate. Sono ancora in fase di cambiamento abitudini ma la situazione è decisamente migliorata. Nel corso delle mie letture di libri dedicati al miglioramento della propria vita ho scovato quelli che erano per me i punti deboli e sono intervenuta.
- 1. Il mio viaggio verso una sveglia piena di energia positiva comincia la sera prima. Quando sono a letto rilassata ripercorro con la mente la giornata che si è conclusa focalizzandomi sulle cose belle che sono accadute. Subito dopo pianifico la giornata successiva. Lo faccio puntando sulle cose entusiasmanti che mi aspettano. Dal risveglio di Giulia per accompagnarla a scuola al pranzo con un’amica o al lavoro su un progetto o anche all’idea per un post su questo blog. Focalizzata al positivo, sempre! In questo modo quando mi sveglio so già dove andare e ci vado con il sorriso .
- 2. Almeno 15 minuti per me. Ho anticipato la sveglia di dieci minuti in dieci minuti per una settimana. In questo modo sono arrivata a svegliarmi alle 7. Questo significa che ho mezz’ora di anticipo sulla sveglia di Giulia. Cosa ci faccio? Mi prendo del tempo per me. Bastano anche 15 minuti. L’ideale sarebbe dedicarsi alla meditazione ma ancora non sono riuscita a inserire questa pratica mattutina. Quello che faccio, però, è prendermi del tempo nel silenzio del mattino (mio marito esce presto). Non è importante cosa fare ma farlo in solitudine e relax. Prima che la giornata prenda il suo ritmo. Io leggo, se non fa freddo mi siedo in terrazzo e guardo il parco davanti a me, ascolto un po’ di musica rilassante, scrivo con una tazza di caffè in mano. Se potete uscire per una mezz’oretta di passeggiata sarebbe una gran cosa.
- 3. Quando si sveglia Giulia prepariamo la colazione. Io ormai da qualche mese ho abbandonato latte e biscotti e mi godo un meraviglioso frullato o una centrifuga di frutta. E’ un’abitudine di cui non posso più fare a meno. E dire che per 40 anni nessuno è riuscito a farmi cambiare idea sulla classica colazione con latte e caffè. Ci sono riuscita io, come doveva essere in effetti. La colazione è un momento bellissimo per me. Anche se non posso prendermi il tempo che vorrei, mi godo quel che ho. Parlo con Giulia, la sollecito a muoversi (starebbe a tavola anche un’ora!) con dolcezza e con degli stimoli positivi. Non vi nego che prima questo momento era decisamente più nevrotico. L’effetto, pensate un po’, era che facevo più tardi di ora perché scattavano le ripicche di Giulia e i capricci del tipo “non voglio!”. Adesso è tutto più sereno e usciamo di casa dieci minuti prima.
- 4. In macchina ascolto musica e canto. Giulia ama la musica che piace a noi. Insieme percorriamo la strada fino a scuola (circa mezz’oretta) divertendoci a raccontare storie o a cantare. Troviamo traffico, ma per niente al mondo permetterei a quelle macchine in coda di rovinarmi questo momento con mia figlia. Ci divertiamo ed è il nostro saluto. Quando arriviamo a scuola lei è felice e io so di poter cominciare la mia giornata alla grande.
- 5. Comincio con le incombenze più noiose. Dopo aver recuperato l’energia giusta sono pronta a risolvere quegli impegni che vorrei tanto demandare ad altri. Dovendomene occupare io ho imparato a farlo subito a inizio giornata. Sono bella carica e so che poi posso dedicarmi a cose ben più piacevoli. Non ero cosi prima. Se avevo un impegno antipatico o una pratica burocratica da portare a compimento era l’ultima cosa che facevo. Sono sempre stata la regina della procrastinazione e a volte ancora ho questa tendenza. La differenza è che ho provato su di me quanto sia fantastico occuparsi subito delle cose e quindi cerco di guidarmi.
Da quando metto in atto queste abitudini non vedo l’ora di svegliarmi al mattino perchè ho tante cose belle da fare. Come avrete visto non faccio cose particolari o impossibili. L’idea è quella di vivere gli impegni che abbiamo sin dall’inizio della giornata come momenti piacevoli. Diventare nervosi, correre, sbuffare per il traffico, sgridare i bambini in ritardo: è facile cadere in queste tentazioni. Ma se indossiamo il sorriso e guidiamo la mente nella giusta direzione i momenti non cambiano ma il nostro atteggiamento si. E con esso cambia l’esito della giornata. La nostra e di chi ci sta accanto.