Alessandra Vitelli è una giovane illustratrice napoletana dal tratto inconfondibile. Ha pubblicato con Interlinea, Caccole e Coccole e ora anche con la francese Tourbillon. Questa è la sua microintervista.
Quando è iniziata la tua attività di illustratrice?
In realta’ da sempre! Quando ero piccola mi divertivo molto a farmi comprare quaderni che poi diventavano i miei “libri” illustrati. Ma e’ stato quando avevo 20 anni che e’ iniziata la mia attivita’ di illustratrice e iniziato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro di illustratore. Ho frequentato la scuola italiana di Comix a Napoli e poi ho seguito dei corsi con Linda Wolfsbrugher, Svjetlan Junakovic, Octavia Monaco, Arianna Papini e Carll Cneut.
Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Ce ne sono davvero tanti, tra cui posso citare: Wolf Erlbruch, Dusan Kallay, Camilla Engman, Anke Feuchtenberger, Frederique Bertrand, Carll Cneut, Kitty Crowther, Linda Wolfsbrugher, Beatrice Alemagna. Anche se, credo sia davvero importante, non guardare solo al mondo dell’illustrazione, ma nutrirsi anche di tutte le forme d’arte che possono stimolare ed arricchire il nostro immaginario.
Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
Ogni storia ti da qualcosa di bello e ti arricchisce, quindi, il mio prossimo libro.
Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Imparare a “guardare”, nutrirsi di arte, sviluppare un proprio immaginario visivo, disegnare, disegnare e ancora disegnare, sempre e dovunque! Seguire uno o piu’ corsi di illustrazione. Andare alle fiere del settore per comprendere meglio i meccanismi del mercato, capire cosa succede nell’ambiente in cui si vorrà lavorare. All’inizio i no saranno tanti, ma la perseveranza, se c’è talento paga!
A cosa stai lavorando in questo momento?
Sono in attesa di alcune risposte e nel frattempo sto lavorando a dei progetti che spero presto di vedere pubblicati.