Daniela Tieni ci piace un sacco. E’ una giovane illustratrice romana di cui sentirete certamente parlare. Ha uno stile molto particolare che non ricorda nessuno dei suoi colleghi contemporanei e che le permette di raccontare interi romanzi con poche coloratissime pennellate. Quando è in giro porta sempre con se il suo inseparabile sketchbook; nel frattempo sogna di illustrare un album di Leonard Cohen.
Quando è iniziata la tua attività di illustratrice?
Non molti anni fa. Finita l’Accademia di Belle Arti nel 2005 ho iniziato a guardarmi intorno e a capire quale potesse essere davvero l’universo nel quale avrei voluto vivere. Era quello dell’illustrazione, e continua ad esserlo e a motivarmi sempre con più forza.
Chi sono i tuoi illustratori preferiti?
Ce ne sono davvero molti, e con mondi diversi. Tra i tanti posso citare Chloé Poizat, Anke Feuchtenberger, Marc Boutavant, Kitty Crowther. Ma credo sia fondamentale cibarsi di tanti artisti, e non rimanere fermi al nucleo dell’illustrazione per stimolare il proprio immaginario.
Qual è la storia che vorresti tanto illustrare?
Mi vengono in mente tantissimi racconti! La bella addormentata nel bosco nella versione di Perrault, o il libro di Giorgio Manganelli, Centuria – cento piccoli romanzi fiume. E poi i dischi. Unire i testi musicali e le illustrazioni, magari un album di Leonard Cohen.
Cosa consigli a chi vuole diventare illustratore?
Di studiare e disegnare e esercitare gli occhi continuamente. Di vedere spettacoli e mostre e capire cosa succede nel mondo del design, di osservare la struttura di una città, di avere sempre uno sketchbook nella borsa. Prendere tutto il possibile da qualsiasi cosa possa allargare il nostro linguaggio visivo.
A cosa stai lavorando in questo momento?
A un paio di progetti che spero possano aiutarmi a maturare di più e che mi auguro vedano presto la luce!