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D’altronde nerd siamo nati, nerd siamo cresciuti e nerd moriremo!
Il problema è che ci sono alcuni fumetti che ci fanno talmente soffrire che dubito, serissimamente, si concluderanno prima della nostra morte. Il che è un bel problema.
Abbiamo investito tempo, danaro e spazio in libreria per saghe che non si sono ancora concluse. E che non finiranno prima di qualche secolo.
Ne è valsa la pena? Ai posteri l’ardua sentenza!
Oggi però mi sembrava carino stilare una piccola classifica dei 5 manga di cui non vedremo mai la fine. Eccezion fatta per Kochikame, che terminerà solamente quando la Terra verrà distrutta durante l’Armageddon, eccovi la mia personale Top 5.
Nessuna “classifica”, ma cinque posizioni sulla stessa linea. Inutile ricordarvi che queste classifiche rispecchiano unicamente i miei gusti, e quindi sono totalmente soggettive.
Pronti?
Detective Conan
Premessa: è un fumetto che non seguo e non leggo. Ho provato a vedere qualche puntata dell’anime, e ho capito che se la storyline principale di lui tornato bambino alla ricerca di chi l’ha trasformato poteva anche interessarmi, la diluizione in diecimila casi sparpagliati prima di portare un poco avanti la “trama” principale non faceva per me. Se poi aggiungo il fatto che non sono proprio un patito di gialli, e che Sherlock Holmes non è il mio personaggio preferito, arrivate anche voi a capire che il manga di Gosho Aoyama non mi sconfinfera più di tanto. Arrivati al capitolo 904, Detective Conan potrebbe oggettivamente continuare in eterno, senza che si venga mai a capo della faccenda.
Immagino comunque che i fan dell’opera siano contenti, no?
Berserk e Bastard!
Questi due simpaticoni li mettiamo assieme, perché condividono un destino abbastanza comune. Vuoi per lo scazzo, vuoi per la “complessità” della trama, ad una notevole resa grafica del fumetto, sia Miura che Hagiwara se la prendono comoda, e appena possono, si prendono anche lunghissime pause.
Sia Berserk che Bastard sono ottimi manga, che vivono di endemici alti e bassi, ma che in mano ad un mangaka con la voglia di fare, probabilmente, sarebbero già finiti da un bel pezzo (d’altronde Bastard è dell’88 e sono usciti solo 27 volumi, Berserk è dell'89 e sono usciti 36 volumi).
Tocca avere pazienza, nella speranza che questi due simpaticoni prima o poi decidano di mettersi seriamente a tavolino e concludere in maniera degna quello che hanno iniziato.
Anche perché stiamo cominciando leggerissimamente a romperci un po’ tanto le bolle…
One Piece
Del finale di One Piece ne abbiamo parlato, e più di una volta.
L’ultima intervista di Oda, a questo punto, è limpidissima. Per arrivare al termine della storia ci vorranno almeno 10 anni.
Ma in tutta onestà, considerando Oda e tutto quello che One Piece ha ancora da raccontare, ci credete?
Cioè, ci credete sul serio?
Io no. E non sono l’unico.
Anche qui toccherà farci la croce e aspettare. Secondo me, ci vorranno altri 15 anni. Come minimo.
Prendiamocela come scommessa. Vi va?
Guyver
Ora, io lo so che a sentir parlare di Guyver, soprattutto voi più cccciovani, vi si incrociano gli occhi.
“E che roba è sto Guicoso?”, vi starete domandando.
Non vi preoccupate, vi voglio bene lo stesso. Fatto sta che non conoscere un fumetto come Guyver significa non aver letto uno dei pezzi più prelibati della fantascienza nipponica. Nonché uno dei più particolari in assoluto. La storia, apparentemente semplicissima, è in realtà di una potenza epica spettacolare: Sho Fukamachi, normale ragazzo liceale, entra in possesso di una bioarmatura aliena che gli consente di fare cose strabilianti. Quello che non sa è che la civiltà aliena che ha progettato quella bioarmatura, e che in un certoqualmodo ha fatto in modo di creare e sviluppare la razza umana per i propri scopi, ci tiene particolarmente tanto a quella bioarmatura…
Guyver è un manga splendido, sicuramente uno dei più interessanti che abbia mai letto.
L’unica pecca? Esce un volume all’anno. Se va bene.
Il suo autore, Takaya Yoshiki, è di una lentezza sovraumana. Il fumetto va avanti dal 1986, siamo arrivati ai 30 volumi…ma almeno, per fortuna, possiamo dire di essere (quasi) agli sgoccioli.
Lo speriamo, almeno…
Hunter x Hunter
Dulcis in fundo, lui! Hunter x Hunter, del nostro amatissimo Yoshihiro Togashi.
Può un cult manga, un Top Shonen come Hunter x Hunter avere una vita editoriale così tanto travagliata, tanto da essere costretto a stoppare la serializzazione ogni 2x3?
A quanto pare, sì.
La pubblicazione settimanale di Hunter x Hunter è diventata un’agonia. I fan dell’opera di Togashi piangono lacrime di sangue come un Saga di Gemini qualunque, e non sanno più dove sbattere la testa. La domanda che rimbomba nel loro cervello è: Perché?
Com’è possibile che un semplice “mal di schiena” (le fonti ufficiali di casa Shueisha dicono che il sensei soffre di mal di schiena e quindi è impossibilitato a disegnare) debiliti così tanto una persona da un lavoro che tutto sommato è sedentario? Ma vuoi vedere che “dietro” c’è qualcosa di diverso, o ben più grave, che nessuno ci dice?
Il comunicato ufficiale di Shonen Jump
Spero, vivamente, di no. Spero vivamente che Togashi sia solo un cazzone sfaticato, piuttosto di sapere che abbia effettivamente qualche malattia grave o invalidante. Sarebbe un brutto colpo. Prima di tutto perché una cosa del genere, umanamente parlando, non la si augura a nessuno. In secondo luogo, perché anche io, come tutti, sono curioso di sapere come proseguirà e finirà il fumetto.
Molti dicono: “Ma Togashi non potrebbe limitarsi a sceneggiare, e a far disegnare Hunter x Hunter da qualcun altro?”
In linea generale concordo, ma se è davvero debilitato, secondo me non ce la farebbe nemmeno in questo modo…
In ogni caso, ribadisco: spero vivamente che sia un fancazzista, con le chiappe immerse nelle acque di qualche atollo a godersi i danè, piuttosto sapere che sta male…
Speriamo sia solo un intrepido cazzone!
E voi? Avete dei fumetti per i quali sapete che non arriverete a leggere il finale?
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