Nello specifico i fondi serviranno ad incrementare l’utilizzo di droni, piccoli aeromobili senza pilota, utili per monitorare attività illegali e di bracconaggio.
Il territorio al quale si guarda è soprattutto quello africano ed asiatico, dove vivono molte specie animali a rischio estinzione. Grazie a questi aerei sarà possibile individuare azioni illegali ed agire immediatamente. Si spera, con questo metodo, di porre un limite al commercio internazionale ed illegale di pelle, ossa e pellicce di animali che sono ormai ridotti a pochi esemplari. Ci auguriamo che i risultati siano quelli sperati!