Già dal suo debutto, il canale aveva lo scopo di trasmettere una programmazione alternativa e maggiormente dinamica rispetto a quella del Programma Nazionale (l’attuale Raiuno). Il canale vedrà anche la nascita del Telegiornale, in onda alle 22.00 circa, con una novità importante: la presenza di un giornalista (l’attuale conduttore) che sostituisce lo speaker, con il compito di presentare gli avvenimenti del giorno. Direttore del Telegiornale unico, anche se sdoppiato, é Enzo Biagi. Con la riforma del 1975, il Secondo Programma assumerà la denominazione di Rete 2 e il Telegiornale assumerà la denominazione di Tg2. Il primo direttore della neonata testata sarà Andrea Barbato e a condurre la prima edizione sarà chiamato Piero Angela.
Paolo Garimberti, attuale presidente della Rai, ha ricoperto nel periodo 1993-1994 la carica di direttore del Tg2: “Non pensavo, allora quando ero Direttore del Tg2, di trovarmi oggi da Presidente della Rai a celebrare il 50° anniversario di Rai2 o come si chiamava il secondo programma. La rete è stata la fucina di tanti talenti e la sede dove sperimentare nuove formule di trasmissioni e nuovi linguaggi, che si sono poi affermati proprio grazie a quella vetrina. Programmi che hanno lasciato il segno ed eredità importanti e un Tg agile, veloce, moderno che ha segnato una svolta nel giornalismo televisivo. Quando arrivai al Tg2, sapevo che mi si chiedeva di fare un buon telegiornale, equilibrato, attento alle nuove istanze che si muovevano nel paese, insomma un Tg del servizio pubblico e non una testata di parte”.