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50 anni fa....Sembra ieri: da Costantino Posa

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50 anni fa....Sembra ieri: da Costantino Posa



" 50ANNI FA".

anni fa....Sembra ieri: Costantino Posa
4 giugno 2011, finalmente il giorno tanto atteso. Eppure sembra ieri, in realtà sono passati 50 anni. Un emozione molto forte, anche se ho cercato di trattenerla dentro. 50 anni, sono tanti, ma il cuore, soprattutto il cuore, non dimentica. La foto con i compagni di classe, fatta nello stesso ordine di quella che ci ritrae in classe. L'assenza di chi non è riuscito a partecipare. Il dolore ad apprendere che uno di noi non ce l'ha fatta. Il ricordo, intenso, dell'amico maestro di un tempo. Scoprire che anche lui, soprattutto lui, prima di me, pieno di passione verso la poesia. La sua voce registrata, che in dialetto, come un tempo, ci parla dell'amore, dell'emozione e soprattutto del ricordo. La consapevolezza di essere stati istruiti nel modo migliore ad affrontare questi nostri lunghi ed intensi 50 anni di vita. La foto sui gradini della scuola "De Amicis", i 150 anni dell'Unità d'Italia, consapevoli di essere grandi protagonisti di eventi meravigliosi. Grati a chi come il nostro antico maestro " Nicola Capozzo ", per averci indicato la via e il modo giusto di andare avanti nel tempo. Un grazie per avermi suggerito, in silenzio, la via verso la scrittura e la poesia in modo particolare:

anni fa....Sembra ieri: Costantino Posa


Ho scritto del mare, del vento, dell'onda che ogni tanto resta sull'altra sponda. Ho scritto del riso, del pianto e dell'abbandono.
Ho scritto del ritorno e di chi, indietro, non torna mai più. Ho scritto del giorno, della notte e del gelo che spacca il cuore.
Ho scritto dell'amore, della vita e di chi ogni tanto muore. Ho scritto del fermento che ogni tanto sento.
Ho scritto tanto di ogni tradimento. Ho scritto ciò che sento.......senza alcun pentimento.
Ho scritto del tempo, delle rughe e del bianco dei capelli. Ho scritto anche del rimpianto e della fine di un lungo viaggio.
Quello che non scriverò mai è solo la parola fine. Non ci potrà essere una fine per tutto ciò che scrivo.
Qualcun'altro continuerà a scrivere del bene che io sento.

Le lacrime, a stento trattenute, dall'amico Bruno. La gioia, negli occhi di ognuno di noi e la promessa di ritrovarci ancora, chissà, fra altri 50 anni. Un po' di delusione per chi, pur potendo, non ha deciso di partecipare. Le parole, i racconti, i dolori, i sorrisi, condivisi con quei tanti che con il cuore hanno deciso di non rinunciare. Una giornata indimenticabile, che non potrà fare altro, che accompagnarci per tutto il tempo che ci resta. Da parte di un piccolo poeta, un abbraccio ed un grazie all'Italia, alla scuola "De Amicis", al maestro "Nicola Capozzo", a Giovanni, per aver mantenuto
fede alla promessa e un grazie e un arrivederci a tutti i vecchi compagni di scuola.
Costantino Posa


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