" 50ANNI FA".
Ho scritto del mare, del vento, dell'onda che ogni tanto resta sull'altra sponda. Ho scritto del riso, del pianto e dell'abbandono.
Ho scritto del ritorno e di chi, indietro, non torna mai più. Ho scritto del giorno, della notte e del gelo che spacca il cuore.
Ho scritto dell'amore, della vita e di chi ogni tanto muore. Ho scritto del fermento che ogni tanto sento.
Ho scritto tanto di ogni tradimento. Ho scritto ciò che sento.......senza alcun pentimento.
Ho scritto del tempo, delle rughe e del bianco dei capelli. Ho scritto anche del rimpianto e della fine di un lungo viaggio.
Quello che non scriverò mai è solo la parola fine. Non ci potrà essere una fine per tutto ciò che scrivo.
Qualcun'altro continuerà a scrivere del bene che io sento.
Le lacrime, a stento trattenute, dall'amico Bruno. La gioia, negli occhi di ognuno di noi e la promessa di ritrovarci ancora, chissà, fra altri 50 anni. Un po' di delusione per chi, pur potendo, non ha deciso di partecipare. Le parole, i racconti, i dolori, i sorrisi, condivisi con quei tanti che con il cuore hanno deciso di non rinunciare. Una giornata indimenticabile, che non potrà fare altro, che accompagnarci per tutto il tempo che ci resta. Da parte di un piccolo poeta, un abbraccio ed un grazie all'Italia, alla scuola "De Amicis", al maestro "Nicola Capozzo", a Giovanni, per aver mantenuto
fede alla promessa e un grazie e un arrivederci a tutti i vecchi compagni di scuola.
Costantino Posa