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51/2009 – Cinepand’oro

Creato il 27 dicembre 2009 da L'Incertain Regard
51/2009 – Cinepand’oro
Le polemiche scoppiate in questi giorni a proposito del film di Neri Parenti classificato «film d'essai» e perciò ammesso ai benefici di legge, cioè ai «crediti d'imposta», ovvero sgravi fiscali, estesi ai multiplex che lo programmano, rappresentano un salutare e tardivo scoppio d'indignazione contro l'idea di cultura espressa da questo governo.
Il problema non è se ci piace ridere con Christian De Sica, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Michelle Hunziker, Alessandro Gassman e Gianmarco Tognazzi e dare i soldi del nostro biglietto alla pellicola di Neri Parenti, prodotta e distribuita da De Laurentis. Ci mancherebbe. Il problema è invece che la stessa pellicola benefici di quegli aiuti monetari pensati per sostenere gli esercenti più attenti e coraggiosi, quelli che dovrebbero dare spazio ai film culturalmente più stimolanti.
La logica dell’ex ministro alla cultura Urbani e del suo successore Bondi, nascosta dietro il primato del botteghino, è quella della censura preventiva, no ai film problematici, fuori formato mentale e di genere, disturbanti, che scuotono il pubblico dal torpore mediatico, che lo svegliano e lo liberano dall'ipnosi di un mondo dipinto.
VISIONS DE LA SEMAINE
Sur grand écran

:-) Sherlock Holmes di Guy Ritchie
:-))) Avatar di James Cameron

:-)) Welcome di Philippe Loiret
:-/ Where the Wild Things Are di Spike Jonze
Sur petit écran
:-) Cléo de 5 à 7 di Agnès Varda
:-)) Le beau Serge di Claude Chabrol
:-( Le signe du lion di Eric Rohmer
:-)) L’eau à la bouche di Jacques Doniol-Valcroze
:-/ Adieu Philipine di Jacques Roziers
:-) Lola di Jacques Demi
:-) In the Year of the Pig , Millhouse , America Is Hard to See di Emile de Antonio

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