Questo è il compleanno più lungo della storia.
53 ore di festeggiamenti.
Si inizia con lo scoccare della mezzanotte italiana.
Dato che mamma, zio, amica Marzia e amica Viola compiono gli anni il mio stesso giorno (che fantasia eh? abbiamo fondato il club di “quelli del 27 Ottobre”), ho provveduto a inviare i miei regali virtuali.
Happy B-Day Maky
Happy B-Day Zio, Marzia, Viola, Maky...e a me!
E poi..
Non potevo starmene a casa!
Ho quindi deciso di fare la prima pazzia da ventiquattrenne: uscire da sola in questo locale, Le Petit Chicago, che avevo visto tornando in autobus dal centro. Sul sito Internet del locale c’era scritto che ci sarebbe stata una sorta di “rock battle” tra diverse band della zona.
Hi, I'm Rudolph, nice to meet you
Dato che il meteo di fiducia prevedeva NEVE, mi sono super coperta a strati (stile cipollotta) e mi sono tuffata nel presunto gelo canadese, pronta a diventare Rudolph la renna di Babbo Natale (visto che al minimo sentore di freddo divento bianca come un fantasma ad eccezzione del naso rosso). Ma.. nessuna traccia di neve. E credetemi, non faceva neanche freddo!L’autobus mi ha scaricata proprio davanti all’ingresso del locale.
Ho sistemato il cappello e ho fatto il mio ingresso da diva.
Con i miei nuovissimi Dr. Martens (auto-regalo che mi sono concessa) mi sentivo una superstar.Sguardo deciso, rossetto rigorosamente YSL, mento alzato e via verso il bancone.
Dopo il primo Cosmo, mi ero già fatta due nuovi amici: Marie, la barista, e Dylan dei Static Revolt, una band che gareggiava quella sera. Tutta felice appollaiata sul mio sgabello, ho aspettato l’inizio della sfida.
Prima band: Metal.
E io, ovviamente, ero seduta di fianco alle casse.
Ma va beh, tanto posso sempre imparare la lingua dei segni.Dopo quello che doveva essere un “americano”, ma in realtà era acqua frizzante, ci ha pensato Mathieu, un altro barista mio nuovo amico a prendersi cura del mio fegato con un eccellente, secondo Cosmo.
Thanks Mathieu
Mini pictures del cervello con i suoi nuovi amici
Nel frattempo era arrivato il turno della seconda band.
Poverini, mi facevano tanto pena.
Al cantante tremava la voce dall’emozione.Però figlio mio, magari non è il tuo mestiere quello del cantante. Poi è arrivato il turno della band di Dylan.
Delle tre di cui ho potuto assaporare acusticamente le melodie era la migliore, anche se francamente non mi facevano impazzire.Erano un mix mal riuscito tra Foo fighters, U2 e un pizzico di Blink 182.
Pochi minuti prima della mezzanotte, da brava Cinderella, mi sono dileguata, lasciando dietro di me una scia di Coco Mademoiselle.
Il giorno seguente, avevo 24 anni anche qui, in Canada. Ho avuto la possibilità di sperimentare un compleanno 2.0: 2 ore di trasmissione ininterrotta su Skype con la famiglia in Italia.
Con tanto di soffio di candeline e brindisi virtuale (loro, simpatici, con lo spumante, io con un misero bicchiere d’acqua).
Soffiare le candeline tramite Skype: done!
Il pomeriggio me lo sono presa per farmi una romantica promenade lungo il fiume Ottawa, che mi ha regalato degli scenari davvero emozionanti.
Gatineau vista da Ottawa
Wellington Street, Ottawa
Autumn in Ottawa
National Library, Ottawa
Ottawa river
E la sera del mio compleanno canadese? Passata a fare le pulizie!
Si, perché avevo organizzato un aperitivo at my place l’indomani con i colleghi del laboratorio e Gisele, la mia landlady.
Ed eccoci al momento della festa tra cyberpsychologists.
Per non fare brutta figura, io e Claudie ci siamo armate di Vodka, white & red cranberry juice e Grand Manier.And....
Shake shake shake!
Et voilà: White and Red Cosmo Mesdames et Messieurs!In più vino vino vino... e birra.
Cyberpsychologists
Degenero
Stephane & Santiago
Gisele & il cervello
Da brava italiana, non potevo dimenticarmi del cibo quindi ho preparato: sandwiches (molto italiani eh), bruschette, omelette e gamberetti con pomodoro. In più Claudie ha fatto anche una cosa verde non meglio identificata.E poi... tra un drink e l’altro è partito: “Happy birthday to yoouuuu…” e io volevo sotterarmi.Mi vedo avanzare barcollando (dato il vino e i Cosmo) Gisele con in mano una maxi super torta gigante al cioccolato.
Una bomba.Gisele mi ha anche regalato una sciarpa di Aldo per l’inverno.
Mentre il regalo da parte del laboratorio è stato un tantino diverso.Direi meno materiale.
Più a lungo termine forse.
Mi hanno offerto di fare il PhD qui.
Stephane si è offerto di riservarmi uno dei due posti da dottoranda presso l’Università di Ottawa, dando picche ad un sacco di candidati che ogni giorno mandano la loro candidatura.
This is Canada.
And maybe, this will be my home.