Il 5 Aprile mi sono svegliata e ho avuto un'idea turpe e criminosa.Per andare al press day della Cheap Monday, al quale ero stata gentilmente invitata sebbene non avessi nemmeno il vago concetto di cosa fosse, ho deciso di mettermi una robina sobria ed elegante: una corta gonna leopardata. Ve la mostro in tutta la sua raffinatezza:
Ve ne ho mostrata solo una piccola parte, non vorrei mai che poi vi venissero dei complessi di inferiorità nei miei confronti, data tutta questa strabordante signorilità, vi basti sapere che è di ZARA, noto brand di nicchia, ha un elastico in vita che contorce le viscere ed è svolazzante. Un capo adatto, insomma, non solo all'austero brand svedese a cui facevo visita, ma anche portabilissima nel caso di un'imprevista sosta serale allo Stadio Meazza per una partita di Champions League.Per raggiungere il livello di difficoltà "Colata lavica, lancio di lapilli incandescenti, bomba vulcanica vesuviana, terremoto distuttivo durante raid aereo nucleare iraniano e invasione aliena" ho pensato di mettere sotto alla corta gonna svolazzante leopardata un paio di mutandoni bianchi da mestruazione apocalittica (ve lo avevo detto che al mattino non trovo mai le mutande), sì celati dalle collant nere novemila denari, ma comunque visibili se in serata dovrai scavalcare dei seggiolini da stadio. Ma non lo sapevi e così, non paga, per stare comoda, ci hai aggiunto una mega borsa a mano in pelle di American Apparel (che volli fortissimamente insieme ad Arianna ed Elisa durante lunghi momenti di psicosi collettiva su Twitter) che hai riempito fino a superarne la capacità fisica e che ti consente di avere le mani libere e naturalmente ti conferisce la grazia di un ippopotamo della valle del Nilo:Così, tutta di nero vestita, con la gonna leopardata corta e la clutch in cui poter nascondere un corpo, Marcò mi ha accompagnata al press day della Cheap Monday per vedere la collezione Autunno/Inverno 2011. Ho pregato Marcò di non farmi entrare da sola, mercanteggiando acrobatiche posizioni sessuali invitantissime, ma non è voluto venire con me, ferendo il mio sex appeal, e mi ha aspettata fuori. Sono entrata, timidissima, titubante, spaventatissima, aspettandomi una serie di giornaliste con in testa un casco di banane e PR con spessi occhiali neri e dolcevita pronti a fischiarmi sonoramente e a chiedermi di portargli un Martini, e anche in fretta, e invece ho trovato la dolce Alessia, che mi aveva invitata all'evento, e che mi ha spiegato passo passo tutta la collezione. Credo che Alessia abbia passato più tempo con me, che la stordivo di domande prendendo appunti e facendo foto di infima qualità piegandomi come un origami mostrando i mutandoni, che con qualsiasi altra persona invitata che entrava, prendeva una pizzetta, chiedeva di ricevere il materiale (?) via mail e se ne andava. Si vede che sono una Sarinski di primo pelo.Allora, la collezione, tanta tanta SVEZIA, tema "futuro" ma cose mettibilissime.Ho visto:- tanti Jeans strettiiiiiiiiissimi e mi sono lamentata delle taglie per le quali avevo già precedentemente insultato la Cheapy (speriamo che non se la prendano). La novità è il lavaggio acido che ricorda un po' l'effetto candeggina anni '80 e che mi sono dimenticata di fotografare a colori (scusa Cheapy)- scarpe, la vera notiziona della collezione- robe trasparenti:- un sacco di maglioncini carini(questo lo voglio)(anche questi)
(passione sfrenata per le robe pelosine)
(storia di una manicure impeccabile) - Velluto (che non so se amo o odio, tipo i gamberetti in salsa rosa) e quella che io definirei "vernice", ma non so, arancio
- camicioni bellissimiInsomma, secondo il mio parere tecnico e del settore, roba molto figa, che, vergognandomi di queste mie foto, potete visionare parecchio, ma parecchio meglio qui. Grazie Alessia, scusa se come fashion blogger faccio pena e pietà (dovete sapere che era presentata anche la collezione del brand Hells Bells, ma la macchina fotografica ha una volontà sua e si è ribellata al mio volere, mentre dentro mi si scatenava il panico, ho fatto finta di guardare le foto scattate con l'aria di chi la sa lunghissima).La mia cinesata di gonna corta leopardata ed io ci siamo successivamente recate sul luogo lavorativo dove abbiamo appreso dalla nostra amica Benedetta la notizia di avere un biglietto per la partita della Champions League della maggiccaInterpazzaInteramalatiamoMilitoviamotantissimo di quella sera. Tutti a San Siro. Questa mia passione calcistica potrebbe generare stupore (stupisce pure me e soprattutto me) ma, sebbene si possa pensare che il calcio sia un'attività riservata solo alle barbare genti di pene munite, io ne ho tratto profondissime riflessioni psicologiche. Ancora non riesco a spiegarmi il tifo, ce l'ho, ma non me lo spiego.
Ho passato anni a non capire la regola del fuorigioco e a farmi grandi domande: chi sono gli omini a bordo campo vestiti in color block? Perché non se le danno di santa ragione per quindici minuti invece di tirarla tanto per le lunghe? Per quale arcana motivazione è divertente rincorrere un oggetto sferico? Come mai loro non hanno paura della palla? Come hanno fatto a far passare inosservato un motociclo da buttare giù dagli spalti? Che gliene fregherà se questi vincono? Saranno amici loro?E invece ho covato la serpe in seno e negli ultimi anni sono diventata tifosa traendone enormi vantaggi, soprattutto andando allo stadio con una gonna corta leopardata svolazzante adatta per l'occasione (enormi vantaggi anche se la tua squadra del cuore è stata appena asfaltata da un'altra di cui non riesci nemmeno a ricordarti il nome, tanto è una squadrona), ve ne elenco alcuni:- se andrete allo stadio cuccherete da matti, vi faranno sentire bellissime e vi tratteranno con gentilezza come una specie protetta, va bene, potranno essere maschi un po' burberi e ruspanti, affronterete anche qualche difficoltà linguistica, ma avrete fatto il pieno di complimenti aggratis- potrete sfogarvi bestemmiando tutti i Santi del Paradiso, potrete emettere spaventose urla gutturali e muovervi con l'eleganza di un macaco dal culo rosso che in confronto ai presenti sembrerete comunque una ballerina moscovita- su Facebook, con la scusa calcistica, potrete insultare un sacco di persone- i calciatori potranno anche essere interessanti come la filiera produttiva delle alesatrici meccaniche, ma non è che siano brutti da vedere (cioè, a me piacciono solo quelli orrendi, ma è un altro discorso)Credevo di avervi già convinte con le ragioni sessiste e i complimenti gratuiti e ingiustificati, ma allora vi dico che se avete per culone dei biglietti dove li avevamo noi, avrete anche accesso illimitato a un luogo paradisiaco in cui i bomboloni alla crema e il prosecco sono gratis. Io amo l'Inter. Sì, non c'è solo il tifo, sì la passione per il calcio, sì bla bla bla l'amore per il gioco, tutto bello, che palle, vuoi mettere con I BOMBOLONI ALLA CREMA???
Con compostezza sempre eh, mi raccomando.
-S
UPDATE: Betty mi ha copiata!!! Quanto sto avanti??? Ve lo avevo detto.