Di Andrea Cinalli il 17 ottobre | ore 09 : 55 AM
Washington D.C. – Cenetta in tutta tranquillità e notte di fuoco fra le lenzuola. I programmi della serata di una 54enne americana certo non contemplavano un ricovero ospedaliero. Eppure dopo l’amplesso col coniuge, lo scorso 12 ottobre, si è precipitata al Georgetown University Hospital e si è aggirata trafelata per le corsie in cerca di soccorso lamentando una perdita di memoria.
La donna – di cui non sono state rese note le generalità per ovvie ragioni di privacy – non rammentava nulla di quanto avvenuto nelle 24 ore precedenti all’incontro passionale.
I medici che l’hanno assistita, Kevin Maloy e Jonathan Davis, temendo un principio d’infarto, l’hanno sottoposta a tutti gli accertamenti di routine. Inutile dire che la diagnosi non rispecchiava affatto le aspettative dei dottori.
Quello della donna americana è un raro caso di Amnesia Globale Transitoria, come riportato dal Journal Emergency Medicine sul numero di settembre. Disagio che colpisce circa cinque persone su 100.000 ogni anno e i più esposti al rischio sono proprio gli anziani dai cinquant’anni in su.
Tale amnesia, per l’appunto transitoria (occorrono un paio d’ore per il pieno recupero della memoria), di norma sarebbe indotta da elevati sforzi fisici (sollevamento pesi, ma anche una partita di ping-pong, a quanto sostiene il Dr. Shimamura). Attività che implicano un adottamento della cosiddetta “Manovra di Valsalva”: posizione nella quale si contraggono i muscoli addominali provocando un aumento della pressione intra-addominale e ostacolando il normale flusso di sangue deossigenato verso il cuore, che va invece a irrorare le aree del cervello deputate alla memoria.
Secondo LiveScience, difatti, la causa non va ricercata nel cervello (che non ha subito danni, come hanno rilevato anche le radiografie della donna), bensì nella gola: responsabili sono le valvole carotidee che dovrebbero impedire il reflusso di sangue povero di ossigeno verso l’organo della memoria, ma che difettano in caso di sforzi intensi e prolungati. Fra questi, a quanto pare, anche il sesso.
Carol Lippa, docente di neurologia alla Drexel Medical School, ha colto l’occasione per sciorinare ai microfoni di ABC News gli altri potenziali rischi per chi troppo indulge nei piaceri dell’atto sessuale: “attacchi di cuore improvvisi e arresti cardiaci che potrebbero condurre alla morte istantanea, specialmente persone affette da patologie cardiache”. Dopo i sopracitati deterrenti non si è però potuto esimere dal sottolinearne gli “effetti benefici”: allevia lo stress, favorisce il sonno e riduce al minimo le possibilità di tumore alla prostata. Come a dire: casti o promiscui fa lo stesso.