The 55th International Art Exhibition of the Venice Biennale comes to an end. The title chosen by curator Massimiliano Gioni for the 55th International Art Exhibition is Il Palazzo Enciclopedico / The Encyclopedic Palace. Massimiliano Gioni introduced the choice of theme evoking the Italo-American self-taught artist Marino Auriti who “on November 16, 1955 filed a design with the US Patent office depicting his Palazzo Enciclopedico (The Encyclopedic Palace), an imaginary museum that was meant to house all worldly knowledge, bringing together the greatest discoveries of the human race, from the wheel to the satellite.”
The Holy See participates this year for the first time at la Biennale di Venezia with a Pavilion inspired by the biblical narratives in the Book of Genesis. The Creation has been given to Studio Azzurro. By a thoughtful use of new media, the famous Milanese group has risen to the challenge with an interactive installation that sees the human person at the centre and stimulates the observer into mental and physical-sensorial movement within the surrounding space and individual and collective memory.
The pavilion of Argentina is the one I like most. The exhibition by Nicola Cosentino consists of four installations portraying the former First Lady Eva Peron. The artist used two video installations (Eva los sueños and Eva el espejo), a moving machine object (Eva la fuerza) and a more abstract sculpture (Eva la lluvia) to try to convey a different image about Eva, appealing to our emotional side.
Giunge al termine la 55. Biennale d’Arte di Venezia, titolata “Il Palazzo Enciclopedico” dal suo curatore Massimiliano Gioni. La scelta del tema evoca l’artista auto-didatta italo-americano Marino Auriti che “il 16 novembre 1955 depositava presso l’ufficio brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite”.
La Santa Sede partecipa quest’anno per la prima volta alla Biennale di Venezia con un Padiglione ispirato al racconto biblico della Genesi. La Creazione è stata affidata a Studio Azzurro. Attraverso un utilizzo meditato dei nuovi media, lo storico gruppo milanese ha risolto la sfida con un’installazione interattiva che vede l’uomo in posizione centrale e stimola l’osservatore ad un movimento fisico-sensoriale e mentale, nello spazio circostante e nella memoria collettiva e individuale.
Il padiglione che mi ha colpito di più è senza dubbio quello dell’Argentina. Il lavoro di Nicola Cosentino consiste in quattro installazioni che ritraggono l’ex First Lady Eva Peron. L’artista usa due video installazioni (Eva los sueños e Eva el espejo), un oggetto-macchina (Eva la fuerza) e una scultura astratta (Eva la lluvia) per cercare di trasmettere un’immagine diversa di Eva, facendo appello al nostro lato emotivo.