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6 Nations: tutto in una giornata. Parigi capitale dell’Europa ovale

Creato il 10 marzo 2014 da Soloteo1980 @soloteo1980

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Edimburgo – Il 6 Nations 2014, uno dei più aperti e combattuti degli ultimi anni, si deciderà nella giornata finale e, a contendersi il titolo, ci saranno tre squadre.

E’ questo il verdetto che ha emesso la quarta giornata del Championship, dopo i successi di Irlanda, Francia (a fatica su un’ottima Scozia) e Inghilterra, in grande stile contro il Galles campione in carica, che a Twickenham è stato costretto ad abdicare, dodici mesi dopo aver inflitto ai ‘maestri’ inglesi una delle più cocenti sconfitte della loro lunghissima storia.

Non c’è molto tempo per analizzare quanto è appena successo, perché tra soli sei giorni arriverà il ‘giorno del giudizio’ e l’attesa di tutti è spostata su quello che sarà, più che sull’assessment di quanto è stato finora.

Però, due parole vanno comunque spese, per capire meglio cosa ci attenderà sabato 15 marzo. Per l’occasione, in settimana, il blog si sposterà a Parigi e l’attenzione sarà sul big-match dell’ultima giornata. Pre-partita con foto dallo Stade de France su Twitter (@Soloteo1980 e @DotRugby), commento e interviste post-partita qui e su DotRugby.it

La ‘finale’ del Championship andrà in scena allo Stade de France di Parigi. Francia e Irlanda si giocheranno di fatto il titolo, con gli irlandesi padroni del loro destino. La posizione in classifica e, soprattutto, la differenza punti – spendibile in caso di arrivo a parità con l’Inghilterra – lasciano a Joe Schmidt e i suoi la possibilità di conquistare il Torneo con una vittoria, qualunque sia il risultato. Parlando di numeri, la differenza punti dice “Irlanda +81″, “Inghilterra +32″. Se l’Irlanda vincesse a Parigi, la Rosa dovrebbe battere l’Italia con più di 50 punti di scarto; niente è impossibile, ma sembra quantomeno difficile che gli Azzurri si facciano umiliare in questo modo nell’ultima uscita casalinga.
Brian O’Driscoll conquisterà il suo 141esimo cap, aumentando di una unità il record di presenze già fissato sabato all’Aviva Stadium, nell’ultima partita giocata – salvo ripensamenti dell’ultimissima ora – con la maglia dell’Irlanda nel fu Lansdowne Rd.
Comunque sia, c’è qualche numero che gioca contro i Verdi: non vincono il 6 Nations dal 2009 (unico successo nell’era a sei squadre, arrivato col Grand Slam), non vincono contro la Francia dal 2009 (a Croke Park, 30-21) e non vincono in Francia dal 2000 (25-27). Negli ultimi due incontri, due pareggi (13-13 e 17-17), risultato che andrebbe bene ai Verdi solo con una sconfitta inglese. La Francia, per conquistare il 6 Nations (che manca dal 2010) dovrà battere l’Irlanda con uno scarto importante (i Galletti sono a +3 in differenza punti), o sperare nella contemporanea sconfitta inglese.
Insomma, salvo imprevisti la partita di Parigi deciderà il vincitore del 6 Nations 2014. Gli occhi dell’Europa ovale, ma non solo, saranno puntati sulla capitale francese che diventerà, nella serata del 15 marzo, il centro del mondo.
Un ultimo dato: lunedì 17 marzo è il St.Patrick’s Day, patrono d’Irlanda. La festa comincerà venerdì sera, per continuare nel weekend. Galletti permettendo.
Kick off alle 18 ora francese. Arbitro, Steve Walsh (ARU).

La giornata si aprirà con Italia-Inghilterra all’Olimpico di Roma. Gli Azzurri di Brunel sono reduci da un brutto 6 Nazioni in termini di risultati, ma per quanto riguarda il gioco espresso ci sono stati alcuni segnali incoraggianti; è opinione di tutti che, anche prima della sconfitta contro la Scozia, l’obiettivo dell’Italia fosse il XV della Rosa, unica squadra mai battuta. Oltre all’orgoglio, c’è da evitare il whitewash e – ma sarà davvero difficile – il cucchiaio di legno.
L’Inghilterra arriverà a Roma con la assoluta necessità di vincere, marcando oltretutto più punti possibile (prima di sedersi in poltrona e tifare Francia, fatto di per sé già indicativo della condizione inglese!). Comunque vada a finire, con la vittoria sull’Irlanda ma soprattutto con il trionfo di ieri sul Galles, gli uomini di Stuart Lancaster hanno lanciato un segnale: noi ci siamo, il nostro gruppo è competitivo e con ancora un anno e mezzo di lavoro prima della Coppa del Mondo possiamo ancora migliorare.
Se arrivasse la vittoria nel Championship, sarebbe un bonus.
Kick off fissato alle 13.30 italiane. Arbitro, Pascal Gauzere (FFR).

Il secondo incontro è l’ ‘inutile’ Galles-Scozia. Brutto usare quell’aggettivo per una gara di 6 Nations, ma l’atmosfera al Millennium Stadium sarà sul depresso andante, dopo la pesante debacle di ieri all’HQ. Warren Gatland dovrà essere capace di motivare i suoi ragazzi per chiudere con una vittoria un torneo più agro che dolce, che ha riservato – finora – una sola vittoria convincente, contro la Francia (in un match col sapore dello spareggio). L’esordio contro l’Italia è stato ‘macchiato’ dalla ottima prestazione degli Azzurri e la sconfitta a Dublino un segnale che il gruppo stava arrivando al capolinea. Gatland non vorrà presentarsi ai Test Match estivi reduce da una sconfitta, ma l’assenza di Halfpenny e il morale del gruppo potrebbero essere un fattore determinante. Anche la Scozia, dopo la beffa subita dalla Francia sabato – al termine di una gara ‘gagliarda’, forse la migliore giocata da quando Scott Johnson è stato appuntato come interim head coach – vorrà provare a chiudere bene il suo Championship.
Purtroppo, dubito che il XV del cardo riuscirà ad impensierire i Dragoni, ma attendo una smentita sul campo.
Kick off 2.45pm GMT. Arbitro, Jerome Garces (FFR).


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