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6) se me lo dicevi prima…

Creato il 15 luglio 2010 da Gianclint

6) SE ME LO DICEVI PRIMA…

6 ): Il coinvolgimento del gruppo nel progetto, l’orgoglio dei singoli, il Milan che verrà.

Vorrei terminare questa serie con un discorso più generale sulla squadra: l’anno scorso gli infortuni a primavera di Nesta e Pato determinarono un calo di convinzione nel gruppo e  non solo un abbassamento della cifra tecnica in campo. Siccome gli infortuni “capitano” -mal gestito quello di Pato, preventivabile quello di Nesta… e prima o poi un centrale di alto livello bisognerà pensare di prenderlo-, non credo che siano stati loro la “causa madre” che ci ha fatto arrivare terzi dopo un finale molto discutibile -e sciapo- di stagione.

Forse in pochi pensano che “il saliscendi” che di fatto ha caratterizzato la scorsa stagione sia scaturito dall’aver NON GIOCATO le prime sette gare del girone d’andata. Sette giornate spese in campo a inseguire i fantasmi delle stagioni passate, nel tentativo di riproporre un’idea di calcio che non poteva più essere valida mancando dei (del?) suoi interpreti principali: tutto è nato da lì… il modulo, le posizioni , l’atteggiamento stesso in campo l’insperato, all’inizio, 3° posto.

Allegri non dovrà inseguire la squadra come l’estate dell’anno scorso fu per Leonardo: tra uno spostamento aereo e l’altro, la turné Americana troppo è costata e ben più di quanto poi in effetti abbia portato nelle casse di via Turati.

6) SE ME LO DICEVI PRIMA…

L’autorevolezza di Allegri non sarà data solo dal suo ruolo, ma dal fatto che la scelta è caduta su di lui anche per volontà del gruppo. Partire con un’idea di squadra in campo sin dalla prima giornata a S.Siro, già rodata in estate, potrà essere determinante: penso infatti che “abituarsi a vincere” porti a vincere; la consapevolezza di “essere in grado di farcela” scaturisce SEMPRE dai risultati positivi raccolti in campo -poco importa “come”, soprattutto nel nostro caso-. Negli ultimi anni la squadra ha patito di certo ad osservare l’Inter sempre un gradino davanti a sé, più che il fatto di non aver alzato nessun trofeo. Il divario con l’Inter non è  tanto tecnico, quanto… umorale. I loro trentenni giocano da invasati, i nostri sembrano pronti per andare a vedere i lavori per strada, come  i nonni…

Il coinvolgimento può essere mosso dall’allenatore che ha un buon impatto emotivo sul gruppo, ma nulla più che i risultati faranno da collante, da reale alimento alla convinzione che ogni squadra deve avere di sé e del proprio allenatore. Certo sarà parlando TUTTI assieme che si costruirà questa squadra, nei primissimi giorni di raduno soprattutto, e poi ascoltando, mettendosi a disposizione: e lì, solo il Mister sarà “quello che dovrà parlare”.

I “risultati subito” potranno fare la differenza… Non basterà l’orgoglio: si dovrà pure iniziare a capire chi potrà far parte del Vero Milan di Allegri, quello che si costituirà più solido a partire dalla prossima estate. I nomi che potrebbero “crescere” li conosciamo: Flaminì, Antonini e pure Abate che potrebbe portare a termine quel percorso iniziato un anno fa come terzino…*

Pungolare l’orgoglio personale dei giocatori più “esperti” -usurati?- potrebbe essere una buona benzina: dar spiegazioni di un’esclusione agli interessati “dopo”, al martedì quando ci si ritrova… non “prima”, alla rifinitura. Bisognerà far capire subito chi comanda, insomma… e l’atteggiamento a favore del Mister da parte della società sarà determinante

Allegri si gioca il proprio futuro, che sarà anche quello del Milan… sì proprio “quel futuro” che sembra non arrivare mai e che ci pare impossibile da immaginare oggi: lo affidi a ”piedi e cuori e teste” degni dei Nostri Colori e in bocca al lupo Mister… a Lei e al Nostro Milan che sarà sempre bellissimo, malgrado troppo spesso si abbia l’impressione che “qualcuno” stia facendo di tutto per abbruttirlo.

*: altri nomi?,  i commenti sono aperti!

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