No, non sono io che li compio – per fortuna. Ma è un’altra italiana qui a Sydney, un’azienda italiana: Arflex (www.arflex.it), che in realtà ha celebrato i suoi primi sessant’anni l’anno passato, ma che qui in Australia, celebra adesso – nello showroom Poliform (www.poliform.com.au), all 84 di O’Riordan Street, quartiere di Alexandria – con la mostra Arflex: 60 Years of Design. Un nome celebre, come celebri sono i designer che hanno collaborato e sperimentato con l’azienda milanese – connection. Nata grazie a un giovane architetto-ricercatore Marco Zanuso, e a un gruppo di tecnici della Pirelli – sì, quella delle gomme – Arflex è cresciuta e diventata unica grazie alla ricerca fatta sull’uso di gommapiuma e di nastri elastici per il design di arredi. E da quel momento diventa storia. Storia fatta di prodotti, storia fatta di avanguardia, storia fatta di design, storia fatta di nomi, storia fatta di pezzi indimenticabili e senza tempo. Se penso che quando avevo l’età dei miei figli saltavo con le mie amiche – senza pensare più di tanto che stavo super-usando un pezzo di design che sarebbe da lì a poco diventato storico – sul Serpentone di Cini Boeri. E stento a credere che mio padre portò – perchè troppo rovinate – nella sua fabbrica due poltrone Lady su cui si accoccolava il cane, adesso per fortuna sono a casa. Insomma tutto per dire che quei pezzi che fino alla fine di novembre il negozio di Sydney, e Melbourne, mostra come pezzi icona, come arredi imperdibili e indimenticabili, come complementi che hanno fatto la storia del design nella mostra allestita, mi hanno fatto ricordare e specialmente pensare che io l’ho veramente respirata, toccata, vissuta e conosciuta quella storia. Lucky me, ma anche lucky tutti quelli che per questo mese potranno osservare tutti i pezzi storici qui Down Under. E poi mi viene in mente: chissà se tra una quarantina di anni i miei figli penseranno che il divano – firmato Patricia Urquiola – su cui hanno saltato e saltano ancora su e giù con gli amici italiani e poi inglesi e ora australiani è da considerare un icon of design?!