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64° Festival di Cannes

Da Robbertopoli
Buon giorno a tutti, come primo post della nuova (e non temete, non permanente) gestione, dal momento che ancora post su tette e culi non li ho vi racconterò...bhè se avete letto il titolo del post sapete già di cosa sto per parlare.
64° Festival di Cannes
Inizierei dicendo che, anche se non potete entrare nel Palais des Festival senza un pass, l'atmosfera che si respira è fantastica! Anche solo passeggiando in giro di figare ce n'è in abbondanza (per femmine e maschi, nessuno escluso), se siete fortunati magari incrociate anche qualche VIP che passeggia per la strada come se nulla fosse (l'anno scorso è stato il caso di Gary Dourdan alisa Warrick di C.S.I.). Tolto il figare comunque il risultato non cambia: ci si sente vagamente importanti solo per esser lì e la cosa ha, innegabilmente, il suo fascino.
64° Festival di Cannes
Se avete un badge o un pass giornaliero allora le cose cambiano perchè, in questo caso potete entrare all'interno del Palais des festival. Dentro non è nulla di speciale: un enorme palazzo con stand e roba varia ma ci sono un sacco di cose da vedere e moltissime persone che si possono conoscere. Se, come me, con l'inglese fate vagamente a pugni sarà leggermente più difficile ma, un modo per comunicare lo si trova, al limite annuite e datevi alla fuga. Se bazzicate per lo Short-Film Corner ( una zona dove è possibile visionare in gabbiottini muniti di pc, i cortometraggi selezionati per questa vetrina o partecipare a incontri e interviste) potreste essere anche invitati a qualche proiezione dei corti, in piccole salette da 9 posti.
64° Festival di Cannes
Poi viene il tasto dolente delle proiezioni nelle sale. Davvero difficile se non impossibile riuscire a prendere i biglietti per i film in concorso più ambiti (come "The Beaver" di Jodie Foster) con i pass che rifilano ai poveracci che sono dello short-film corner . La cosa si fa più semplice se si va su film sconosciuti e poco noti ma rimane lo stesso quasi un sogno. L'anno scorso mi è capitata la fortuna di vedere "Route Irish" di Ken Loach ed entrare in una sala enorme (e quando dico enorme intendo ENORME) che ti farebbe emozionare anche se andassi lì per vedere lo spettacolo di Topo Gigio. Pensi a quanti artisti sono passati da lì e...tu sei lì, un po' come lo sono stati loro.
64° Festival di Cannes
Mi sto davvero dilungando. Ci sono un mucchio di altre cose che vorrei raccontare ma vi risparmierò. Qua e là vi metto qualche foto (assolutamente originale) così tanto per...
64° Festival di Cannes
Spero di non avervi annoiato troppo e che continuerete a seguire il blog perchè se faccio perdere contatti alla Robb mi ammazza quindi:
PRESTO TETTE E CULI!!!

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