Anno: 2012
Durata: 101’
Genere: Commedia
Nazionalità: UK/Francia/Belgio/Italia
Regia: Ken Loach
Con The Angels’ Share il cinema di Ken Loach torna protagonista alla 65esima edizione del Festival di Cannes, dopo la presenza del 2009 con Il Mio Amico Eric e la vittoria del 2006 con il dramma impegnato Il Vento che Accarezza l’Erba. Questa volta Loach tratta in maniera quasi accidentale tematiche di ispirazione sociale, realizzando una commedia dalle battute spassose e puntuali.
The Angels’ Share racconta la storia di quattro ragazzi disagiati a cui la vita concede una seconda possibilità. Robbie, Albert, Mo e Rhino hanno qualche difficoltà a controllare le proprie pulsioni: la violenza, la dipendenza dall’alcol, i furti, il vandalismo sono le ragioni per cui si ritrovano davanti al giudice aspettando il suo verdetto. Il quartetto, presentato brillantemente da Loach, viene consegnato ai servizi sociali sotto la guida di Rhino, il quale prenderà a cuore le loro sorti proponendo nuovi e sani stimoli. Al centro della scena c’è Robbie, un ragazzo dai trascorsi violenti deciso a cambiare vita dopo aver incontrato la giovane Leonie, da cui aspetta un figlio. Purtroppo, la violenza sembra aver marchiato la sua vita, intrappolata nel ricordo di un pestaggio costato quasi la vita a un innocente e nell’attuale faida tra famiglie che lo vuole costantemente bersagliato dagli antichi rivali. Mal voluto dalla famiglia di Leonie, che gli impedisce persino di assistere alla nascita del figlio, Robbie impiega tutto il suo talento e le sue energie per riscattarsi e offrire ai suoi nuovi affetti una vita migliore.
Loach e il fidato sceneggiatore Paul Laverty decidono di concedere a Robbie e al suo gruppo di nuovi amici la possibilità di redimersi e di ricominciare una nuova vita. La paternità gioca un ruolo fondamentale per Robbie, perché è in essa e nella perfezione della sua creatura che ritrova la forza di rinnovarsi. Rhino guida Robbie lungo il tortuoso sentiero che conduce alla salvezza, un cammino fatto di prove dolorose, ma, soprattutto, di momenti di goliardica follia all’insegna della degustazione – e di un innocente furto – di pregiati whisky.
Semplicità dei personaggi, dramma sfumato nella lievità della battuta, sguardo teso verso una soluzione facile e felice sono le caratteristiche di The Angels’ Share, il cui titolo rimanda alla percentuale di whisky che evapora dai barili durante la maturazione – di solito nella quantità del 2% – e che individua la porzione destinata agli angeli. Nel prendere in prestito la poetica definizione del fenomeno che determina l’invecchiamento del whisky e che racchiude in sé il buon auspicio per la qualità del prodotto, Loach dichiara l’ottimismo di questo racconto agrodolce, dove tutti hanno diritto a una seconda chance.
Attenzione, chi si aspetta un Loach amaro e duro nell’indagine sociale potrebbe rimanere deluso da questa favola dai risvolti teneri.
Francesca Vantaggiato
Scritto da Francesca Vantaggiato il mag 23 2012. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione