I Sindacati CGIL, CISL, UIL Scuola e SNALS sono preoccupati. Il taglio rispetto all’organico di diritto dello scorso anno è di 65 posti. contando i pensionamenti, una sessantina, i posti persi nelle scuole primarie della provincia sono 35. “Si possono contare sulle dita di una mano i posti che resteranno liberi dopo i trasferimenti per le immissioni in ruolo e le supplenze”, commentano in una nota scritta congiuntamente. I sindacati inoltre denunciano che le “pluriclassi” nei piccoli centri subiscono inevitabilmente una caduta nella qualità didattica e che sarebbe diminuito il tempo scuola diffuso. “Il carico di lavoro degli insegnanti è aumentato”.
Sono previste una serie di assemblee e iniziative di mobilitazione.