Le giornate durano un istante. Le azioni chiudono il passaggio alle parole che restano in attesa di poter percorrere il loro cammino.
E ti schianti su immagini che prepotentemente irrompono nel tuo tempo. E sei costretta a fermarti, a lasciar uscire parole liquide attraverso gli occhi.
E ti trovi a guardare ancora luci e ombre del passato. E vedi il Passato arrivare al Futuro nonostante i filtri imposti e l’avvenuta morte di quel Passato malato.
E ti scopri a provare disgusto e mancanza. Paura e voglia di abbracciare.
E ti accorgi che la parola fine non finisce con la morte.
