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7 Days in Blog

Creato il 04 dicembre 2015 da Cannibal Kid
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Questo è il vero resoconto di come è nato “7 Days in Blog”, il post dalla gestazione più lunga nella storia di internet: ben 7 giorni.
Giorno 1 Secondo quanto narra la Leggenda, Cannibal Kid si mise alla visione di 7 Days in Hell un lunedì sera. Trattandosi di un mediometraggio della durata di appena 40 minuti, pensava che avrebbe avuto il tempo di passare alla scrittura della recensione al termine della visione, ma non ce la face. Rimase troppo sconvolto dal finale shock della pellicola. Le lacrime glielo avrebbero impedito. E poi si addormentò come un sasso e scrivere da addormentato è un po' difficile..
Giorno 2 Cannibal Kid venne svegliato alle prime luci dell'alba, la Leggenda dice testualmente da un “chicchirichì di un gallo”, anche se il “celebre” (sempre secondo la Leggenda) blogger non viveva in campagna e quindi non si capisce bene da dove potesse provenire un simile suono. Armato di una brocca di caffè, Cannibal Kid si mise al lavoro. Da dove partire, per parlare di un simile capolavoro, nonché di una pellicola di enorme complessità come 7 Days in Hell, un mockumentary dedicato alla (finta?) partita di tennis più lunga nella storia del tennis? Da dove partiva di solito: dai dati tecnici del film.
7 Days in Blog7 Days in Hell (film tv, USA 2015) Rete americana: HBO Regia: Jake Szymanski Sceneggiatura: Murray Miller Cast: Andy Samberg, Kit Harington, Will Forte, Michael Sheen, Fred Armisen, Mary Steenburgen, David Copperfield, Serena Williams, Lena Dunham, Karen Gillan, John Mcenroe, June Squibb, Dolph Lundgren Genere: sportivo Se ti piace guarda anche: The Interview, Hot Rod - Uno svitato in moto, Brooklyn Nine-Nine
Immerso nel sudore per lo sforzo compiuto, Cannibal Kid spense soddisfatto il computer. Quella era stata una giornata di lavoro molto produttiva.
Giorno 3 Due giorni dopo la visione, Cannibal Kid non si era ancora ripreso del tutto. Non tanto dallo shockante finale, quanto da un'altra cosa, ancora più incredibile: Kit Harington in 7 Days in Hell non recitava male e reggeva alla grande il confronto con quel genio della comicità che risponde al nome di Andy Samberg. Kit Harington insomma non era terribile come al solito in Game of Thrones dove veste (o sarebbe meglio dire vestiva?) i panni dell'insopportabile Jon Snow. Secondo quanto riportano gli appunti lasciati su OpenOffice, con una punta di terrore Cannibal Kid scriveva:
Kit Harington recita... bene. Per quanto incredibile possa essere da credere, Kit Harington se la cava nella parte di Charles Poole, un giovane tennista dall'enorme talento sul campo, quanto poco sveglio e poco acculturato fuori. Un tipo che, proprio come Jon Snow, non sa niente.

Spaventato dalle sue stesse parole di apprezzamento nei confronti della prova attoriale di Kit Harington, Cannibal Kid appese la tastiera al chiodo e decise di ritirarsi dal mondo dei blog. Per sempre.

7 Days in Blog

"Questo post è troppo lungo. Non ce la faccio più a leggere!"


Giorno 4 La Leggenda narra che Cannibal Kid vagò senza meta per un'intera giornata e realizzò il primo giro del mondo in appena 24 ore. Dopo aver visitato tutti i paesi dell'intero globo e provato vari mestieri, tra cui lo scommettitore di combattimenti tra galli in Vietnam e il pescatore a rischio di attacco di marò in India, capì però che la sua vera vocazione era quella di fare il blogger. Certo, anche il pappone in Thailandia e il domatore di leoni in Africa sono professioni dotate del loro fascino, ma non erano la sua cosa. Scrivere era la sua cosa. Anzi, come preferiva dire lui: “Scrivere male è la mia cosa”.
Giorno 5 Per niente provato dal giro del mondo in 24 ore appena compiuto, Cannibal Kid si rimise al computer pronto a mettersi a scrivere finalmente la recensione di 7 Days in Hell. Il film più breve dell'anno, Kung Fury a parte, che però gli stava portando via il più lungo periodo lungo di tempo per scrivere una recensione lunga. Per rinfrescarsi la memoria, visto che ormai erano passati 4 giorni dalla visione, aprì il browser Firefox e digitò “7 Days in Hell” su Google, ma ciò che gli uscì fu “7 Days in Paris”, il nuovo sex tape finto amatoriale con Paris Hilton. Da lì finì in un sacco di altri siti porno e non riuscì più a uscirne. Forse perché non voleva uscirne. Chi può dirlo? Ciò che è certo è che passo un'altra giornata senza riuscire a scrivere una sola parola sul film.
7 Days in Blog
Giorno 6 Convinto che non sarebbe mai riuscito a portare a termine quella recensione, anzi, che forse non sarebbe mai riuscito nemmeno a iniziarla, Cannibal Kid fin dalla mattina cominciò a bere e si prese una sbronza allucinante. Allucinante in senso letterale, giacché i suoi appunti lasciati su OpenOffice parlano di un “Dolph Lundgren carcerato gay”, di un “Michael Sheen maniaco sessuale, altroché Masters of Sex”, di una “Lena Dunham fashion victim” e persino di un'apparizione di David Copperfield... Non può essere vero. Non può succedere realmente qualcosa del genere in un film solo.
7 Days in Blog
Giorno 7 Mentre Dio il settimo giorno si riposò, Cannibal Kid invece si mise finalmente al lavoro e, in pieno hangover, scrisse una recensione di 7 Days in Hell che Leggenda vuole fosse della lunghezza di 7 mila pagine. Un vero e proprio trattato filosofico in cui, attraverso la lotta senza fine dei due tennisti interpretati da Andy Samberg e Kit Harington, era possibile vedere una metafora dell'intera esistenza umana. Purtroppo però Cannibal Kid si dimenticò di salvare il file una volta terminato. Maledì il giorno in cui aveva deciso di disattivare il salvataggio automatico da OpenOffice e, per il dispiacere di aver perso il lavoro migliore che aveva mai scritto in vita sua, morì di crepacuore. Tutto ciò che ci rimane è la primissima bozza delle recensione, quella che si era ricordato di salvare, dalle cui poche righe possiamo soltanto immaginare la grandezza e la profondità esistenziale del post completo:
7 Days in Hell è un film davvero divertente e a tratti geniale. Anche se, forse, definirlo un film non è propriamente esatto. Si tratta infatti di un mediometraggio di 40 minuti e quindi cosa fare in questi casi? Dobbiamo considerarlo un cortometraggio o un lungometraggio? I mediometraggi chi li guarda? Chi li considera? Agli Oscar non c'è manco una categoria dedicata a loro... E allora, in che sezione dobbiamo metterli, questi poveri indifesi mediometraggi? Cortometraggi o lungometraggi, questo è il problema. (voto 7/10)


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