7 mila miglia intorno al mondo #25: fede, strada e oceano in Argentina

Creato il 17 gennaio 2015 da Nonsoloturisti @viaggiatori

7MML coinvolge professionisti dell'immagine e della comunicazione in un viaggio ispirato dal cuore e guidato dal desiderio di conoscere altre realtà, finalizzato all'aiuto umanitario, alla valorizzazione etica ed estetica del viaggiare consapevole, alla sensibilizzazione ecologica nei confronti dell'ambiente.

Le tappe precedenti:

Ora la nuova squadra di avventurieri ha preso in carico i veicoli e l'attrezzature ed è pronta per la traversata dalla Bolivia fino in Argentina. Le offerte raccolte da questa tappa verranno destinate all'organizzazione non governativa di cooperazione internazionale Coopi, che realizza progetti di sostegno a distanza in otto Paesi (Perù, Haiti, Senegal, Sierra Leone, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia e Uganda), assicurando cibo, istruzione, salute e protezione a oltre 2700 bambini. In Perù, inoltre, collabora con cinque centri per offrire assistenza a bambini e bambine in stato di abbandono o la cui famiglia non può garantire le cure necessarie. Alcuni di questi bambini vivono in situazioni di rischio (lavoro minorile, vita di strada, violenza). Altre hanno subito abusi o hanno contratto il virus dell'HIV.

Acquista miglia e partecipa anche tu all'impegno di 7MML! Dal diario di Gabriele Colleoni Fede on the road Uno si aspetta che a Belen, alla lettera: Betlemme, la festa patronale sia il 25 di dicembre. No, a Belen di Catamarca sulla Ruta Nacional 40 che attraversa l'Argentina da Nord a Sud ai piedi delle Ande, la festa importante è quella della Virgen dell'8 dicembre...Lo scopriamo dai racconti di una piccola folla radunata davanti ad un altarino che blocca la strada, e in attesa dell'arrivo nel barrio Molino della statua della Madonna, "pellegrina" per la sua festa nei quartieri della città. Perché nessuno ha voluto rinunciare alla sua "visita". Un omaggio alla Virgen Madre de Dios semplice, fatto di una tovaglia linda sull'altare, un mazzo di fiori storditi dalla gran calura e soprattutto da tanta devozione. Una fede che ritroviamo, declinata però in forma più pagana, qualche centinaio di chilometri più a Sud, alle porte di San Juan, al "santuario" della Difunta Correa di Vallecito. Un sacrario a tutti gli effetti per il culto, non legittimato da alcuna Chiesa ma solo da una radicata e secolare religiosità popolare, per la compagna di un soldato, ritrovata morta di sete nell'arida valle durante una delle guerre civili tra unionisti e federalisti che devastarono l'Argentina nella prima metà dell'Ottocento. A conferire l'aurea di santità a furor di popolo alla leggendaria figura di Deolinda Correa fu il fatto che il figlioletto fu ritrovato vivo da un gruppo di mulattieri mentre poppava latte dal petto della madre senza vita, sotto un pianta di carrubo. A beneficiare dei primi "miracoli" attribuiti alla Difunta furono proprio alcuni mu!attieri che attraversavano il desertico Nord argentino... Oggi il culto viene celebrato lungo le strade con piccole cappelle in miniatura adornate di bandierine e con bottiglie di acqua. Perché è l'offerta dell'acqua che propizia, nella credenza popolare, i favori della "santa", considerata la protettrice di tutti i viaggiatori e in particolare dei camionisti. Valparaiso e Santiago Il generale San Martin, el Libertador dell'indipendenza argentina, nel 1817 ci mise venti giorni per far attraversare le Ande al suo esercito di 5 mila uomini, 1600 cavalli e oltre 10 mila muli, e raggiungere il Cile ancora in mano alle truppe realiste spagnole. Quasi 200 anni dopo, con intenti meno nobili e bellicosi, e con il forte desiderio di incontrare finalmente un po' di mare, al team Sudamerica 2 sono bastate poche ore (per lo più spese tra le estenuanti procedure della dogana e a caccia di street food da carretera andina) per superare l'imponente bastione montano della Cordigliera, a bordo di Mercurio e Amerigo e usufruendo del tunnel del Cristo Redentore che poco oltre i 3200 metri di altitudine consente un comodo scollinamento tra Mendoza e il Cile. Poi, il tuffo in giù verso l'Oceano, con il profumo di Pacifico annunciato già dopo poche decine di chilometri da una vegetazione più lussureggiante - dove arriva l'acqua - e da nuove distese di vigne... In fondo, ecco il "premio" di Viña del Mar con le sue spiagge (ma il bagno al tramonto meglio scordarselo: non è aria...). Più affascinante della "Rimini cilena" è la contigua Valparaiso con i suoi "ascensor" su e giù per le ripide colline su cui si adagia la città portuale, sede storica del Parlamento cileno e oggi Patrimonio dell'Umanità... Un antipasto con i fiocchi sul litorale prima di approdare alla capitale Santiago e ai suoi riti metropolitani... Il Pacifico Dopo il primo assaggio di un oceano in fondo "addomesticato" dai richiami romagnoli di Vina del Mar, e dalle case colorate a precipizio sul mare di Valparaiso, è a sud di Santiago, nel litorale tra Constitucion e Concepcion, che incontriamo la primordiale e selvaggia bellezza di Sua Maestà il Pacifico. Riempita dagli stridii di nuvole di gabbiani, dall'imponente planata dei pellicani e dalla burbera prepotenza dei leoni marini, che in Sudamerica restano ancorati al meno impegnativo grado di "lupi di mare". Leggi la puntata precedente: amarcord all'ombra delle Ande Nelle retrovie dell'entroterra, intanto, si consumano i tramonti tiepidi e interminabili di Talca e delle sue vigne intorno, con la gente ad affollare le vie cittadine per gli acquisti di Natale, lontano dal ribollire delle onde dell'oceano e dalle ancestrali paure che da sempre portano dentro di sé.

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