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7 minuti

Creato il 23 aprile 2013 da Frankezze

7 minuti

Mi son trovato ad un certo momento della mia vita ad aver capito (forse anche carpito) i 7 minuti di Francesco Nuti, ad averlo sentito vicino, quasi me, che tu pensi ‘questo ha perso completamente il senno’, e tu ne hai colto la ratio, l’istante esatto in cui la follia si è impossessata del suo talamo e anche un po’ del tuo, in una lucida simbiosi.

Anche qui ho colto una quasi totale mancanza di senno, però non ci ho visto nessuna ratio, nessuna follia e soprattutto nessuna simbiosi. Ho visto solo della destrutturata confusione tipo Deejay chiama Italia. Non capisci dove cazzo vada a parare ma fa milioni di ascolti. Ha poco tempo, deve impossessarsi di tutti, diventare frequenza, entrare nelle case e tornare da dove è venuta.

Una generazione sperduta che grida il nome di Rodotà, Rodotà, Ro-do-tà anche un po’ per ritrovarsi. E pianti, e isterie, e fischi e pianti e isterie. Rodotà facci il bis, facci il bis cazzo, fategli fare il bis, non lasciate il palco ai Modena City Ramblers. Che mi son chiesto: ma in tutti questi mesi, in tutti questi anni, perché non l’hanno gridato a squarcia gola, a fottersela sta gola, il nome di Rodotà, e hanno lasciato il primo maggio sempre ai Modena City Ramblers.

Non c’è niente, proprio niente di folle, è tutto pensato, ragionato, orchestrato da milioni di Linus, in un grande valzer di condivisioni, endorsement, jingle natalizi e poi tanta, tantissima pubblicità. Così tanta che non ci ricorderemo più di cambiare canale, lobotomizzati da centinaia di migliaia di caroselli.

Rimanete con noi, con Rodotà, non andate via. Torniamo tra 7 minuti.

L'articolo 7 minuti è ovviamente opera di Frankezze.


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