In una manciata di secondi fu purezza in movimento e ogni cosa gli divenne possibile.Era al tempo stesso dentro e fuori al corpo, abbandonato all'aria e a quanto cio significava: niente futuro, niente passato, e questo conferiva alla sua camminata una sfacciata disinvoltura. Trasportava la propria vita da un capo all'altro.In attesa dell'attimo in cuo avrebbe smarrito perfino la coscienza del respiro.
La bellezza come sola, intima ragione. Camminare era un diletto divino.Lassu' nell'aria tutto fu riscritto.Nuove cose divenivano possibili con la forma umana.Ben oltre le leggi dell'equilibrio.
Per un istante si senti' non creato.IMMERSO IN UN NUOVO RISVEGLIO.
(colum Mc caan-Questo bacio vada al mondo intero).
Che mi passa per la testa ultimamente un gesto.
Quello di staccarsi e cominciare a camminare. Verso qualcosa verso qualcuno verso le scelte.
E' una cosa difficile lo staccarsi e cominciare. E' proprio quel momento che ti fotte. Che vedendo quella scarzoppola che ha mollato un divano è riuscita ad infilarsi in un bagno salire un gradino alzarsi appoggiarsi ad un bide' e aspettare zia silvana che si faceva una doccia accogliendola con un TIAAA, capisci che non deve essere stato difficile.
Spesso dovrebbimmo avere lo stesso coraggio dei bimbi o di un acrobata. Quella sana e irrazionale forza di staccarsi e cominciare a fare lunghi viaggi.
Come quei 7 mt (gradino escluso) dal divano al bidet.
Magazine Talenti
Potrebbero interessarti anche :