Oggi dopo tanti anni, mi sono andata a rivedere la mia vecchia collezione di cartoline.
Ebbene sí il vostro Koala ha sempre avuto il pallino fisso del viaggiare, e sin da quando ero piccola chiedevo e imploravo chiunque sentissi dire “questa estate vado lí” oppure “me ne vado una settimana la”, di mandarmi una cartolina del posto.
All’epoca avevo uno zio che lavorava come guida turistica, quindi si é girato mezzo mondo, e le cartoline si sprecavano. Poi andó in pensione e io vuoi per spratichirmi con l’inglese, vuoi che avevo bisogno di una nuova fonte di cartoline, mi iscrissi a un pen-pal friends AKA amici di penna di tutto il mondo, e mi feci amica mezzo mondo cosí potevo chiedere sempre di mandarmi una cartolina di dove vivevano.
Ovvio ricambiavo anche io!
Oggi ho ancora questa mania, ma le cartoline chi le spedisce piú … fra App e cazzi, nessuno spedisce piú qualcosa di “reale”.
Invece per me era il momento migliore, quando da piccola in villegiatura andavo dal tabacchi del posto a scegliermi le cartoline piú fighe – secondo me – da spedire ai miei amichetti. Passavo le ore, neanche ero Ugo Foscolo, a cercare le parole giuste da scrivere sulle cartoline, le decoravo pure!
Riguardandole, mi é venuto da sorridere soprattutto per i francobolli, tanti, bellissimi e coloratissimi, ognuno con una sua propria valuta, prima che arrivasse l’Euro ad azzerare la “diversitá”.
Spedire una cartolina costava solo 700 lire, ed era da ridere quando il tabaccaio non avendo il francobollo giusto, ti riempiva di francobolli da 100 lire, cosí che mandavi una cartolina fatta di francobolli!
I piú fighi per me erano quelli color viola, un blu-viola roba del genere. Erano quello da 700 lire e da udite, udite 70 centisimi!!!
Ho fatto un paio di scatti di quelli nostri coloratissimi, e mi viene da sorridere a vedere che spedire una cartolina costava solo 700 lire … probabilmente solo noi “vecchi” ce le ricordiamo, le cartoline con il timbrone ondulato sopra il francobollo, e le grafiche delle cartoline anni ’80 con su la solita frase, “Io da qui non torno piú” e la solita ragazzotta in topless, o la fila ben allineata di ombrelloni a strisce.
Che tempi quelli!
Sir Koala ringrazia e saluta.