'71 (UK 2014) Regia: Yann Demange Sceneggiatura: Gregory Burke Cast: Jack O'Connell, Sam Reid, Sean Harris, Charlie Murphy, Paul Popplewell, Adam Nagaitis, Barry Keoghan, Martin McCann Genere: surviwar Se ti piace guarda anche: Eden Lake, Unbroken
'71 è l'horror survival dell'anno. Ma come, non è un film di guerra? No, non proprio e per fortuna. Io infatti le pellicole belliche, salvo qualche splendida eccezione come Apocalypse Now o La sottile linea rossa, non le reggo più di tanto e questa è una cosa che credo di aver raccontato parecchie volte. Come i vecchi che ripetono sempre le stesse storie. Storie di guerra, in genere. Ho quindi patito parecchio la prima ventina di minuti di questa pellicola, che preannunciavano un classico film sulla vita militare e sull'addestramento. Non un addestramento fico (almeno da vedere) come quello di Full Metal Jacket o del recente The Fighters - Addestramento di vita, solo un addestramento palloso. Sono stato coraggiosamente in trincea, resistendo ai bombardamenti di questo inizio non proprio esaltante e ho fatto bene, perché il film presto cambia pelle. Subito dopo veniamo scaraventati in mezzo alle strade della Belfast indovinate un po' di che anno? Esatto: il 1971. Lo scenario è quello del conflitto nordirlandese anche noto come The Troubles, che ha visto contrapposti cattolici contro protestanti, IRA contro governo inglese, tutti contro tutti e chi non è molto familiare con questi scenari, e io non lo sono, dalla visione di questa pellicola non è che ne uscirà capendoci molto di più.
'71 non punta granché a spiegare le ragioni di un tale conflitto, quanto piuttosto la sua insensatezza, che è poi l'insensatezza di tutte le guerre. Il protagonista è un soldato dell'esercito inglese che non sa manco se è cattolico o protestante. Lui fa parte dell'esercito e basta. Esegue gli ordini. Perché? Boh. Possiamo immaginare lo faccia per soldi, oppure per un qualche misterioso senso del dovere, ma le sue motivazioni personali non sono molto approfondite all'interno del film. Nonostante il lavoro non scavi a fondo a livello storico o psicologico, ci troviamo di fronte a una visione estremamente potente. '71 come detto assume toni quasi da survival horror, o se preferite da surviwar, in cui il protagonista è ricercato da tutti e deve cercare di sopravvivere in una Belfast devastata dagli attentati e segnata da profondi conflitti sociali. E, credetemi, sopravvivere in Irlanda non è facile. Io sono stato un sabato sera a Dublino una manciata di anni fa e sembrava di stare in guerra. Figuriamoci nella Belfast del 1971.
"Eppure a me sembra una città così tranquilla..."
"...ok, come non detto!"
A reggere bene in questo scenario mica da ridere è l'interprete principale Jack O'Connell. Nonostante la sua performance sia parecchio valida, ho comunque come l'impressione che il ragazzo possa dare ancora di più. Nella serie tv Skins ha mostrato un potenziale maggiore rispetto a quanto fatto finora su grande schermo in pellicole come questa o il pessimo Unbroken firmato da Angelina Jolie, quindi il ragazzo può ulteriormente crescere.
Il grande pregio della pellicola, ancor più che in Jack O'Connell, sta allora nella regia spettacolare di Yann Demange, esordiente al cinema dopo qualche esperienza in serie tv britanniche come Dead Set. Il promettente regista francese riesce a mescolare tensione da film dell'orrore con adrenalina action, realizzando un paio di scene di inseguimento tra le più emozionanti degli ultimi tempi, e lo dice uno che odia gli inseguimenti quasi quanto i film bellici. A questo punto Demange dovrà stare attento alle lusinghe dei produttori di Hollywood, che probabilmente vorranno abbordarlo per dirigere qualche pellicolaccia action e/o ricca di effetti speciali. Se eviterà le trappole dei blockbusteroni, Yann Demange in futuro potrà regalarci qualcosa di grandioso, soprattutto se verrà supportato da una sceneggiatura di maggiore spessore rispetto a quella esilina di questo '71. Il regista è destinato a far esplodere una vera e propria bomba, ma per adesso possiamo accontentarci di questo esordio che è già un discreto petardo. BOOM! (voto 6,5/10)