Domani scade il termine per la trasmissione dei modelli 770/2014 ordinario e semplificato.
La scadenza per il 770/2014 inizialmente prevista per il 31 luglio è stata prorogata con Dpcm dello stesso giorno per andare incontro alle esigenze dei professionisti che vedevano concentrarsi in quella data numerosi impegni per adempimenti fiscali.
Il 770 semplificato
Il Mod. 770 semplificato deve essere utilizzato dai sostituti d’imposta, comprese le Amministrazioni dello Stato, per comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati fiscali relativi alle ritenute operate nell’anno 2013, nonché gli altri dati contributivi ed assicurativi richiesti.Detto modello contiene i dati relativi alle certificazioni rilasciate ai soggetti cui sono stati corrisposti in tale anno redditi: di lavoro dipendente, equiparati e assimilati, indennità di fine rapporto, prestazioni in forma di capitale erogate da fondi pensione, di lavoro autonomo, provvigioni, diversi, nonché i dati contributivi, previdenziali e assicurativi e quelli relativi all’assistenza fiscale prestata nell’anno 2013 per il periodo d’imposta precedente.
Il 770 ordinario Il Mod. 770 ordinario deve essere utilizzato dai sostituti d’imposta, dagli intermediari e dagli altri soggetti che intervengono in operazioni fiscalmente rilevanti, tenuti, sulla base di specifiche disposizioni normative, a comunicare i dati relativi alle ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati nell’anno 2013 od operazioni di natura finanziaria effettuate nello stesso periodo, nonché i dati riassuntivi relativi alle indennità di esproprio e quelli concernenti i versamenti effettuati, le compensazioni operate e i crediti d’imposta utilizzati.
Ravvedimento operoso
Nel caso di omessa, insufficiente o tardiva presentazione della dichiarazione si potrà ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso entro il novantesimo giorno dalla scadenza (18 dicembre), versando, tramite modello F24 (codice tributo 8911), la sanzione ridotta pari a un decimo di 258 euro. Fonte: Agenzia delle Entrate