Magazine Diario personale

8 agosto

Da Cuordicarciofo
La sensazione è quella di non riuscire più a scrivere.
Sono qui davanti da mezz'ora e avrò cancellato  e riscritto ormai una ventina di volte. Un po' mi frena quel che è successo, e vorrei allungare la pausa a tempi più tranquilli.
Un po' perchè non mi piace programmare i post.
Di solito è un dialogo in tempo reale. Scrivo quel che sento al momento. Stop.
Se tutto va come deve invece, noi ora siamo al mare. Spero.
E senza connessione. Due drogati di rete che cercano redenzione in un'isola lontana!
Ci tenevo però che questa data fosse piena. Che ci fossero due righe scritte.
L'anno scorso è stata quasi più una celebrazione di un anniversario che un vero e proprio compleanno.
Troppo piccolo lui, troppo la mia mente legata a quei momenti dolorosi. Troppo focalizzata a rimembrare la sequenza dei giorni in cui tutto è cambiato.
Quest'anno invece c'è un bambino che canta già in giro per casa "tanti iguiii aaaa teee" e fa finta di soffiare le candeline.
Quest'anno è la sua festa.
E un po' anche la mia, che finalmente sono nata madre, madre come mi immaginavo allora.
E mi sale spontaneo alla mente il ricordo di una domenica pomeriggio di 3 anni fa.
Eravamo a Genova.
Mentre ci godevamo il sole e la stanchezza post concerto giù al porto, mi si è avvicinato un ragazzo che lesto mi ha legato al braccio 2 braccialetti e mi ha intimato "adesso esprimi due desideri"
L'ho guardato e ho pensato che "ok, chi se ne frega, facciamo i pischelli fino in fondo"
Me li sono tenuti al braccio e gli ho dato i soldi che chiedeva, mentre mentalmente esprimevo i miei desideri.
Uno era un banalissimo "ehm vorrei essere felice... per come realizzarlo....boh fai un po' te, braccialetto"
L'altro, non credo che ci sia bisogno di scriverlo.
Era l'estate della cura, quella che mi avrebbe finalmente tolto dal limbo.
Io non sono superstiziosa e credo soprattutto che ognuno sia più o meno artefice del proprio destino.
Però uno di quei due braccialetti il 7 agosto era liso liso, proprio martoriato. L'altro era intatto.
L'8 mattina non lo avevo più al polso. Che ci volete fare, ognuno si racconta le proprie favole....
Tanti auguri Di! Tanti iguiii a te!

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