Ho già affrontato l'argomento delle recensioni on-line in un altro post, ma sento il bisogno di dire ancora qualcosa, soprattutto visto che è un periodo che mi arrivano parecchie richieste, nonostante il caldo e la fiacca generale dell'estate.
Ci tengo a dire che personalmente ammiro e stimo i blogger che si sobbarcano il compito di leggere una grande mole di romanzi, spesso di esordienti, ed esprimono il loro parere in modo disinteressato e gratuito. Trovo che facciano davvero un grande servizio agli autori e alle case editrici. E questo al di là dei tanti aspetti negativi che pure infestano la realtà delle recensioni on-line.
Io ho deciso di non fare recensioni su richiesta, se mi capita di pubblicarne una è solo perché ho scelto spontaneamente di leggere un libro e di parlarne. La verità è che preferisco selezionare da sola cosa leggere, il tempo è poco e ho gusti piuttosto difficili, diciamo la verità!
Nonostante questo però, come dicevo all'inizio, continuano ad arrivarmi richieste. E non posso fare a meno di notare come spesso vengano fatte in modo maldestro, a volte anche indisponendo chi sta dall'altra parte. Ho quindi steso un elenco di cose che secondo me andrebbero evitate.
1) Mandare una mail collettiva
Risparmiare tempo sembra ormai l'imperativo dei nostri tempi. Si devono fare le cose in modo veloce, e dunque perché mettersi a contattare uno per uno i siti e i blog? Allora si pensa che sia meglio inviare una mail unica, con un'intestazione generica. Io penso che questo vada proprio evitato, anche se significa investire del tempo in più per contattare uno per uno i siti e i blog. Chi riceve la richiesta avrà perlomeno l'illusione di essere stato scelto e selezionato. Magari non è affatto così, ma farete sicuramente un'impressione migliore se vi rivolgete agli autori e titolari dei siti in maniera più personale. Il che comporta anche che vi informiate sulla persona a cui rivolgersi, piuttosto che scrivere un generico "Gentile redazione". Mi viene tanto da ridere, quando ricevo una mail così.
2) Lasciare gli indirizzi a vista
Se proprio non volete perdere tempo a inviare mail singole con intestazioni appropriate, perché avete di meglio da fare nella vita, almeno non lasciate visibili gli indirizzi degli altri destinatari. Detona mancanza di professionalità, è sgradevole sotto molti punti di vista. Io cestino quasi automaticamente mail di questo genere, anche se mi rendo conto che spesso si tratta solo di un peccato di ingenuità.
Se non sapete come nascondere gli indirizzi, basta informarsi: come nascondere i destinatari email.
3) Mandare il link per l'acquisto
Se si chiede una recensione (si presume libera e free), non si può di certo pretendere che il recensore acquisti di tasca sua il libro. Ma davvero vuoi che, oltre a donarti il mio tempo per una lettura e poi per scrivere cosa penso, spenda anche dei soldi? Non ci siamo.
4) Mandare subito l'ebook
Anche questa è una pratica che potrebbe indisporre. Sarebbe molto più gentile prima informarsi sulla disponibilità alla lettura e solo in seguito inviare il testo. Oltre a intasare la casella di posta di chi riceve l'allegato, si dà l'impressione di non avere nessun rispetto. Certo, ci sono anche blogger che specificano di essere disponibili a ricevere subito l'ebook, ma in generale meglio chiedere prima.
5) Non scrivere di cosa parla il libro
Ciao, ho scritto un romanzo intitolato "Carciofi e melanzane", me lo recensisci? Ma cos'è una storia d'amore tra i fornelli, un giallo campagnolo o un'allegoria politica? Due righe sulla trama sono sempre le benvenute, anzi sarebbero proprio il minimo, eppure non tutti si prendono la briga di dire di più sulla loro creatura.
Secondo me sarebbe anche utile scrivere qualcosa di più rispetto alla sinossi della quarta di copertina, per dare un'idea veloce della storia. Magari non faccio recensioni su richiesta, ma il tema potrebbe incuriosirmi, chi può dirlo?
6) Mandare un comunicato stampa o un press kit, se conosci il destinatario
Qui va fatta una differenza. Mandare un comunicato stampa o un press kit va benissimo, anzi è una pratica che fa sembrare professionali. Tuttavia, se mandi una cosa simile a un blogger che conosci, senza dire altro può essere fastidioso. Servirebbero secondo me delle parole di accompagnamento, magari per spiegare che hai appena pubblicato un romanzo, e così via. Mandare un comunicato stampa è una cosa molto impersonale e non va bene se hai un rapporto personale con il destinatario della mail.
7) Dare l'impressione di sparare nel mucchio
Se conosciamo il sito solo per sentito dire, perché lo abbiamo trovato per caso cercando in rete, prima di mandare la richiesta di recensione, sarebbe importante provare a capire di più di quello spazio virtuale, chi lo gestisce e che tipo di recensioni fa. Come dicevo anche nell'altro post sull'argomento, non si dovrebbero mandare mail a raffica, ma prima informarsi un minimo.
Ancora meglio sarebbe frequentare il sito/blog per farsi conoscere e tastare il terreno. Se mi scrive uno sconosciuto che non ha mail letto un mio post, lo capisco al volo e sarà molto difficile che abbia voglia di recensire un suo romanzo.
8) Apparire disperati o arroganti
Mi sono capitate entrambe le cose. Non è un buon biglietto da visita dire: Cerco disperatamente qualcuno che legga il mio libro; e neppure un secco: Ti mando il romanzo che ho scritto per una recensione. C'è anche di peggio, ma ve lo risparmio!
Sono del parere che il rispetto dovrebbe sempre accompagnare queste richieste, rispetto per se stessi e per chi ci sta di fronte. E in ogni caso questi non sono atteggiamenti che danno un'idea di professionalità: se vogliamo passare per autori seri, dovremmo anche comportarci come tali.
Immagino che nessuno tra i miei lettori abbia mai fatto niente del genere e probabilmente questi piccoli suggerimenti cadranno nel vuoto. Spesso chi manda questo tipo di richieste non si preoccupa di capire qual è il modo migliore di farlo, ma sentivo lo stesso il bisogno di dire la mia!
Anima di carta