Si tratta del comunicato di sintesi della Commissione Grandi Rischi presentato il 7 giugno al Governo. La Commissione, dopo aver riassunto rapidamente quello che è successo alla porzione di territorio interessato dal sisma:nei segmenti centrale e occidentale della struttura che hanno già registrato gli eventi di maggiori dimensioni - tra Finale Emilia e Mirandola - le scosse di assestamento stanno decrescendo in numero e dimensione; [grassetto mio ndr]
La sequenza sismica emiliana iniziata il 20 maggio ha attivato il fronte esterno dell'Appennino tra Ferrara e Mirandola, su una lunghezza di oltre 45 km. Il primo evento con magnitudo 5.9 ha coinvolto la porzione centrale, tra Finale Emilia e San Felice sul Panaro; l'evento del 29 maggio con magnitudo 5.8 ha rotto la faglia a Ovest di San Felice sul Panaro verso Mirandola, mentre la porzione a Est di Finale Emilia verso Ferrara ha registrato in questa sequenza eventi con magnitudo fino a 5.1.
e dopo aver ribadito che non è possibile prevedere i terremoti
Non esistono a tutt'oggi metodi scientifici attendibili di previsione dei terremoti nel breve periodo. Tuttavia la conoscenza del sottosuolo (le "faglie") e gli eventi che si sono succeduti dal 20 maggio in poi permettono di formulare alcuni orientamenti per l'evoluzione futura.si è però lanciata in qualche previsione sulla possibile evoluzione degli eventi in corso:
Quest'ultima parte, però, non è piaciuta a molti rappresentanti istituzionali della zona. A rimarcare l'obiettiva difficoltà di tutti quelli che devono fare previsioni, che sono quasi sempre criticati, sia che le facciano sia che non le facciano, ci troviamo davanti la situazione in cui le previsioni inascoltate di gennaio 2012 hanno attirato le critiche sulle istituzioni e, adesso che le istituzioni si cautelano dicendolo (ma solo dicendolo, per ora) si attirano le critiche perchè fanno terrorismo.
- nei segmenti centrale e occidentale della struttura che hanno già registrato gli eventi di maggiori dimensioni - tra Finale Emilia e Mirandola - le scosse di assestamento stanno decrescendo in numero e dimensione;
- nel caso di una ripresa dell'attività sismica nell'area già interessata dalla sequenza in corso, è significativa la probabilità che si attivi il segmento compreso tra Finale Emilia e Ferrara con eventi paragonabili ai maggiori eventi registrati nella sequenza [grassetti miei ndr];
- non si puo' altresi' escludere l'eventualità che, pur con minore probabilità, l'attività sismica si estenda in aree limitrofe a quella già attivata sino ad ora.
Passano poche ore e non tardano ad arrivare le reazioni. In testa il sindaco di Finale Emilia. «Sono molto arrabbiato, e sto anche pensando di presentare denuncia per procurato allarme», spiega Fernando Ferioli. «Mi chiedo come abbiano fatto a prevederle, per di più in un'area così definita - continua Ferioli -. Noi qui stiamo tutti cercando di risollevarci e di tranquillizzarci e arriva questa notizia. Dov'erano queste persone prima del terremoto? E cosa dovremo dire alle aziende, quelle stesse che stanno tentando di recuperare?». Allibito anche il primo cittadino di Cento, Piero Lodi. Che si chiede: «Io ad oggi cosa dovrei fare, che devo aprire i centri estivi per i bambini?». [Corriere]
Documenti:
Commissione Grandi Rischi - Settore rischio sismico