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8 marzo 2011: operazione poetry attack!

Da Emmagiulia
8 MARZO 2011: OPERAZIONE POETRY ATTACK! Info:
attacchidipoesia.blogspot.com
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Un giorno mia madre mi disse:

"Vai figlia e fa' la poeta"

Presi la strada e prima d'andare

guardai la casa lasciata alle spalle.

Le finestre chiuse, la porta dura

sbatteva ormai al vento impetuoso.

Avevo lasciato e in un attimo

dimenticavo già i loro nomi:

casa, madre, padre, fratello, soror.

Nessuno era al di là della porta.

Il sole era davanti, forte batteva

sulla fronte ampio lo spazio.

Mi parve di vedere un fiume,

lo seguii, pensando che quella

fosse la strada per diventare poeta.

Trovai un mendicante, mi disse:

"Qui con me non dovrai temere stagioni,

l'inverno seguirà l'autunno e presto

la primavera arriverà e non casa

ma letto sarà erba fresca del mattino.

Costruì una prigione, nell'inganno.

Alle pareti vidi appesi i quadri

della mia vita: immagini spezzate

nel mio velo bianco, il sorriso di un figlio,

di un altro e di un altro ancora.

Aveva alte pareti, né cielo, né erba.

Latte nei denti dei miei figli,

aprivano parole dal cuore.

Gli anni trascorsero uguali

segnati da veloci piccoli passi.

Un giorno un figlio mi disse: "Madre,

sai dove mi porterà questa vita?"

"Figlio", risposi, "i poeti non sanno,

non hanno ricordi, non lasciano.

Trovano. Va' figlio e fai il poeta."

Mio figlio partì, e poi un altro

e un altro ancora. Non chiusi la porta.

La casa attraversava il vento impetuoso.


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