Simpatica, indipendente, ironica, paziente, intelligente, sensibile, tranquilla ma determinata, e se è carina è meglio.
Generosa, altruista, non presuntuosa, dolce, allegra, romantica, passionale, interessante, semplice, e se è anche sexy è meglio.
Bella, simpatica, magra, sensuale, formosa, sessualmente attiva anche meglio.
Magnetica, femminile, comprensiva, avvolgente e se materna è meglio.
Aggettivi talvolta in conflitto tra loro che descrivono e scolpiscono il ruolo assegnato alla donna dalla sociietà e nei diversi ruoli.
E noi donne come siamo? Diverse e contraddittorie, forti e coraggiose quasi tutte,col tempo almeno ci si diventa.
Le donne vere non hanno bisogno di un 8 marzo, che ricorda peraltro un triste incidente, ma della tenerezza, del riconoscimento della loro alterità, del rispetto non a parole ma nei fatti, il che significa cambiare la mentalità di alcuni -pochi ma all’oggetto delle cronache nere - uomini.
Niente mimose, ma una riflessione: come tu mi vuoi? no, accettami come sono…
Ovviamente non si deve mai scadere nel generalismo, nè nello stereotipare gli uomini come oppressori del genere femminile…
Scultura d Etienne Maurice Falconet: Pigmalione e Galatea
dipinto di Renè Magritte – La galleria