8 marzo non buttarsi via

8 MARZO NON BUTTARSI VIA

Festeggio sempre volentieri, ogni anno la festa dell’8 marzo, la festa delle donne.

Questa festa è legata a ricordi molto belli, vivi e particolari, di quando le donne, facevano propaganda per loro stesse, portando in ogni casa, una piccola mimosa. Erano le donne dell’UDI, Unione Donne in Italia, un’associazione femminile di promozione politica, sociale e culturale, senza fini di lucro.

Ora non si consegna più casa per casa la mimosa, ma l’UDI vive ancora e lotta in favore delle donne e per la difesa dello loro dignità.

Si, parlo di dignità, quella che oggi è calpestata abbondantemente proprio da chi dovrebbe difenderla, dal premier, in primis, che col suo insopportabile atteggiamento maschilista, ha destato in tutte noi, la voglia di contrastare questa tristezza d’altri tempi.

Abbiamo assistito a scene penose, a donne che “si buttano via”.

Ma non ci si butta via solo perché si balla il bunga bunga per il capo, o perché si vende il proprio corpo, ma anche per altre, tante altre cose che degradano comunque la dignità delle donne.

Per esempio una ragazza si butta via se lascia gli studi per un lavoro qualsiasi pur di avere quattro soldi da spendere.

Si buttano via quelle donne che sopportano mariti violenti pur di tenersi in casa un paio di pantaloni .

Si buttano via le donne che civettano davanti alla macchinetta del caffè pur di attirare lo sguardi del collega di turno, in cerca di piccoli brividi.

Si buttano via le donne che per fare carriera si trasformano nella caricatura di maschietti prepotenti.

Il rischio di svendere i nostri sogni e noi stesse ci sono e sono tanti, ma cerchiamo di resistere e di essere le “vere donne” che possono festeggiare, in tutta gioia e serenità la loro festa dell’8 marzo, senza paura di apparire le solite provinciali.

Siamo donne, viva le donne.