Di solito non mi faccio troppo contagiare dalle feste imposte per i più svariati motivi … mamma, papà, nonni, sanvalentino .. e di tutte, la festa della donna è quella che mi convince meno. Per chi, come me, negli anni ’70 era, come si dice, sulle barricate, è abbastanza triste vedere quanta fatica dobbiamo fare ancora per mettere insieme lavoro, famiglia e noi stesse.
A questo, si aggiunge che l’8 marzo richiama, a calendario, un evento tragico e tristissimo, ovvero la strage di tante operaie, soprattutto italiane, in una fabbrica di New York (se vi capita, non perdete Scintille di Laura Curino).
Quindi, oggi niente ricette, oggi non si cucina.
Facciamoci portare a mangiare fuori
Oppure facciamo cucinare qualcun altro, a partire dal pensare cosa cucinare (spesso, almeno per me, l’impegno più noioso)
Invece la mimosa mi piace moltissimo! L’albero di mimosa è una nuvola gialla che esplode in uno sfondo invernale e colora tutta la Liguria! Il suo profumo, leggermente frizzante, non assomiglia a nessun altro.
Questa che vi dedico non è una mimosa qualsiasi, perché cresce proprio vicino a casa mia, e non la raccolgo, perché la “mimosa effimera” come dice il poeta, appena raccolta si chiude su se stessa, e ci abbandona …
E comunque, buon 8 marzo :)
Archiviato in:Del cibo e sul cibo