8 studi che dimostrano la forza della semplicità!

Da Psychomer
La ricerca psicologica sulla fluidità cognitiva dimostra che: più semplice = più redditizio, più piacevole, più intelligente e più sicuro. Facciamo un esempio tratto da un'indagine sulla metacognizione: quale di questi due additivi alimentari ti "suona" come più pericoloso? Hnegripitrom o Magnalroxate? La maggior parte delle persone risponde Hnegripitrom, probabilmente perchè la parola Magnalroxate risulta più facile da pensare e da pronunciare, apparendo così più semplice e quindi più sicura.
Di seguito sono riportati 8 interessanti studi sulla fluidità cognitiva, che dimostrano la connessione tra la semplicità e la sensazione di benessere.
1- La scrittura complessa ti fa apparire stupido
Molti di noi a scuola hanno sicuramente provato ad utilizzare frasi contorte e viaggi di fantasia per cercare di apparire intelligenti agli occhi del professore, ma purtroppo non funziona così!
Questo è stato testato da uno studio sulla manipolazione della complessità del testo in relazione ad una stima, fornita dai lettori, dell'intelligenza dello scrittore. I risultati hanno mostrato che più gli sperimentatori manipolavano la complessità del testo più le stime dell'intelligenza dell'autore si abbassavano (Oppenheimer 2005).
Quindi, se volete essere percepiti come intelligenti (e chi non lo vuole ?!) è importante mantenere uno stile di scrittura semplice. Questo è perfettamente in linea con i consigli che vengono dati a qualsiasi scrittore, purtroppo però spesso la semplicità è più difficile da raggiungere della complessità.
2- I nomi difficili sono pericolosi
Come abbiamo già visto le persone tendono a percepire nomi difficili da pronunciare associati a cose pericolose. Song e Schwarz (2009) hanno dimostrato, con l'esperimento dell'additivo alimentare, che il nome Hnegripitrom è stato considerato 1 punto più pericoloso, su una scala da 0 a 7, rispetto a Magnalroxate.
Lo stesso effetto è stato individuato in uno studio che chiedeva di scegliere un parco divertimenti tra una lista di nomi fittizi proposti. I partecipanti hanno reputato più sicuro il "Chunta", rispetto al "Vaiveahtoishi".
3- Gli stranieri sono "più difficili da pensare"
I nomi difficili sono associati ad una connotazione negativa; questo non è un ottimo inizio, per i migranti, nel nuovo paese d'addozione (vedi il sottoscritto ;-)).
Più in generale Rubin et al. (2010) hanno voluto indagare se le persone che non vivono nel loro paese d'origine, sono "sotto lo sgurado scomodo degli altri" e se fanno parte del ben documentato bias sociale a causa di questo.
Nell'esperimento è stato chiesto di riflettere su personaggi immaginari, alcuni che hanno continuato a vivere nel loro paese d'origine e ad altri che invece sono emigrati. I risulati hanno dimostrato, che nonostatnte si trattasse di persone immaginarie, coloro che avevano cambiato paese risultavano "più difficili da pensare" e pertanto sono stati valutati più negativamente.
4- Acquistare azioni con nomi fluenti
Prima di scartare un nome, considerate questo accurato studio che suggerisce come aumentare il profitto in un mercato azionario. Alter e Oppenheimer (2006) si sono chiesti se aziende con codici ticker pronunciabili, come GOOG per Google, hanno un effetto redditizio sugli scambi commerciali.
I due hanno testato questa idea utilizzando i dati delle scorte del marcato reale, analizzando il controllo del settore industriale e la possibilità che le aziende con nomi semplici siano anche le più redditizie. I risultati hanno dimostrato che investendo in società con un codice ticker pronunciabile il guadagno aumentava del 10% solo dopo il primo giorno.
Data l'oscurità del periodo economico attuale forse rinominare tutto non sarebbe una cattiva idea :-)
5- Ma.. esita e si ricorderanno
Basta considerare il mercato azionario! Forse in alcuni settori esiste un vantaggio legato alla mancanza di fluidità?!
Come sappiamo, il discorso parlato, è pieno di errori, proprio perchè parlato. Come facilmente immaginalbile, una ricerca rileva che le persone che parlano correttamente sono percepite come più intelligenti, ma dato curioso emerge da Corley et al. (2007), i quali hanno dimostrato che se prima di pronunciare la parola, si esita per un attimo, questa sarà ricordata meglio.
Si vede che qualcuno l'ha detto anche a Berlusconi!
6- Le persone comprano prodotti "fluenti"
Inutile dire che queste tecniche siano utilizzate anche nel marketing. Novemsky et al. (2007) hanno mainpolato la fluidità di un prodotto elencando le sue caratteristiche sia con un impatto visivo semplice che complesso; i risultati hanno dimostrato che caratteri semplici da leggere hanno raddoppiato il numero di persone disposte ad acquistare il prodotto.
Ci si potrebbe ache chiedere quale compagnia idiota mette le caratteristiche del prodotto in caratteri illeggibili, ma l'ho visto fare! Comunque, i prodotti "fluidi" sono i più redditizi, provate a pensare alla Apple, che grazie alla fluidità cognitiva ha creato una fede consumistica.
7- La fluidità ci dà piacere
Le cose semplici fanno insorgere in noi una sensazione di piacere (più o meno rapida); Cannon et al. (2009) tramite elettromiografia, ha dimostrato che oggetti facili da prendere producono piccoli sorrisi, cosa che invece non avviene quando l'oggetto è di difficile presa.
Chiaramente questo principio vale per qualsiasi "oggetto", probabilmente se questo post fosse scritto in giallo su rosso non sareste neanche arrivati a leggere questa frase.
8- La fluidità permette di pensare senza sforzo
Il nostro cervello dispone di due principlai metodi di ragionamento: quello conscio, lento e analitico e quello inconscio, rapido e impulsivo.
Alter et al. (2007) ha dimostrato che quando si affronta qualcosa facile da fare, si ragiona più velocemente. Questo non è necessariamente un bene o un male, ma semplicemente un effetto standard per il quale tendiamo ad andare verso "l'opzione predefinita".
FALLA SEMPLICE
Tutto questo, una volta che si sà, sembra abbastanza semplice, ma metterlo in atto non lo è affatto! Le persone hanno spesso paura di prendere la via più semplice, perchè tentando qualcosa di complesso gli altri potrebbero percepirle come più intelligenti: niente più lontano dalla verità!
Come i matematici cercano la formula più breve per descrivere un fenomeno complesso, anche noi, dobbiamo puntare alla semplicità, perchè è qui che si trova la bellezza... e la mente umana, come abbiamo appena visto, non riesce a resistergli!
Take it easy ;-)
Bibliogarfia
- Fonte: PsyBlog
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