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80 galassie dall’universo primordiale

Creato il 09 marzo 2016 da Media Inaf
Un esempio di galassia che presenta una doppia componente strutturale. Crediti: HST / ACS.

Un esempio di galassia che presenta una struttura a doppio componente. Crediti: HST / ACS.

Sono 80 le giovani galassie scoperte da un gruppo di ricercatori grazie allo strumento Suprime-Cam del Subaru Telescope. La squadra di astrofisici si avvale di membri provenienti dalla Ehime University, la Nagoya University, l’Università di Tohoku, lo Space Telescope Science Institute (STScI) degli Stati Uniti d’America, e il California Institute of Technology.

Risalenti a un giovanissimo Universo, appena 1,2 miliardi di anni dopo il Big Bang, le 80 galassie sono già state sottoposte a un’analisi accurata dei dati di imaging ricavati dalla Advanced Camera for Surveys (ACS) del telescopio spaziale Hubble. Il risultato? Almeno 54 di esse sono ben visibili nelle immagini della ACS. Tra queste, 8 mostrano una doppia componente strutturale, mentre le restanti 46 sembrano possedere strutture allungate. Strutture allungate che, grazie alle simulazioni al computer, è stato possibile ricondurre a due o più galassie che risiedono a stretta vicinanza le une alle altre.

È dunque probabile che 1,2 miliardi di anni dopo il Big Bang, piccoli agglomerati galattici siano cresciuti grazie a successivi processi di fusione fino a dare vita alle grandi galassie che conosciamo.

Oggi a 13,8 miliardi di anni dopo il Big Bang, osservando l’Universo è piuttosto semplice trovare galassie giganti come la nostra Via Lattea – che contiene circa 200 miliardi di stelle in un disco di 100mila anni luce di diametro. È ovvio che galassie di queste dimensioni fossero impossibili da trovare nell’Universo bambino cui guardano questo genere di studi.

Piccoli agglomerati pre-galattici devono essersi formati a partire da 200 milioni di anni dopo il Bag Bang: fredde nubi di gas, decisamente piccole se confrontate alle attuali galassie (di un fattore 100). Le prime galassie hanno visto la luce insieme alle prime stelle originatesi in questi piccoli grumi di gas. Con una serie di successivi processi di fusione si è progressivamente arrivati alle grandi galassie che conosciamo.

La ricerca è stata condotta come parte del treasury program di Hubble Space Telescope, Cosmic Evolution Survey (COSMOS). Il largo campo d’azione del Subaru Telescope è fondamentale nella ricerca di galassie giovani nell’Universo primordiale, mentre l’elevata risoluzione di Hubble è necessaria per studiarne le forme e le strutture interne.

Fonte: Media INAF | Scritto da Davide Coero Borga


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