Roma (22 dicembre 2011) - Sarà colpa della crisi, sarà che una certa cultura che proibisce i botti di capodanno che arrecano disturbo ma anche danno alle persone anziane, ai cardiopatici e soprattutto agli animali sta iniziando a prendere piede. Sta di fatto che ad oggi 830 comuni italiani hanno emesso ordinanze in cui sono vietati totalmente o parzialmente i botti di Capodanno nella notte di San Silvestro, botti che vale la pena ricordare provocano ogni anno la morte di 5000 animali trai quali oltre 500 cani ed altrettanti gatti oltre a uccellini ed animali del bosco che muoiono di crepacuore.
Anche tra gli umani la situazione non è migliore lo scorso anno infatti i botti (ed i proiettili vaganti) hanno provocato un morto ed oltre un centinaio di feriti. Entro la fine dell’anno dovrebbero essere oltre 1200 i comuni che si doteranno di ordinanze totali o parziali per proibire i botti nella notte di San Silvestro, la maggior parte dei comuni che ha adottato tale ordinanza si trova nel centro-nord Italia mentre la provincia più virtuosa al momento è quella di Bergamo dove sono moltissimi i comuni anti-botti.
Come tutti gli anni anche quest’anno l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente mette a disposizione una serie di servizi gratuiti per aiutare a prevenire i problemi legati ai botti di capodanno per i nostri animali domestici, (con l’aggiunta quest’anno anche dei cavalli).
Da oggi 22 dicembre e fino all’Epifania rimane attivo tutti i giorni dalle 10 alle 20 telefono anti botti di capodanno di AIDAA, chiunque può rivolgersi all’associazione per avere informazioni e suggerimenti chiamando al 3478883546 oppure allo 02222228518.
Inoltre da quest’anno è in distribuzione gratuita online Micio e Fido per affrontare ogni situazione che contiene le regole per evitare lo stress dei botti di capodanno ai nostri amici a quattro zampe, per richiederlo basta inviare una email all’indirizzo di posta elettronica [email protected] ed inoltre è attiva la petizione per chiedere la messa al bando totale dei botti di capodanno che si può firmare online collegandosi all’indirizzo www.firmiamo.it/noaibottidicapodanno ad oggi sono gia circa 7000 gli italiani che hanno sottoscritto la petizione proposta da AIDAA e l’obiettivo è superare abbondantemente la quota di 10.000 firme entro la fine dell’Anno.
Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente