Abbiamo fatto tre domande a Michele Rossi, ditor di narrativa italiana di Rizzoli (casa editrice madrina della quinta serata di 8×8), su concorsi letterari e esordienti.
Un commento sull’iniziativa 8×8?
Unica nel suo genere sotto la regia impietosa e sapiente di Luccone.
Nella vostra politica editoriale quanto spazio è riservato agli esordienti?
Lo spazio è solo per gli scrittori che ci convincono, non sono interessato all’esordio in quanto tale. Quest’anno esordiranno per Rizzoli in tre, diversissimi tra di loro. Diciamo che il mercato chiede novità perché non sa più gestire i percorsi d’autore di medio e lungo periodo. Noi cerchiamo di porre un argine pubblicando meno e al meglio.
Quali sono i canali e le modalità migliori per trovare e scegliere gli esordienti?
Le proprie reti, realtà come 8×8 e esordire, la curiosità, la disponibilità a ricredersi. E un po’ di sano istinto. Io sono reperibile su facebook. E il mio indirizzo non è difficile da reperire. Il filtro è solamente il talento. E il tempo, quello sempre.