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883 in tour: più che una recensione, una cronaca

Creato il 14 giugno 2012 da Scribacchina

Rileggersi a distanza di tempo dà adito a riflessioni sorprendenti, cari i miei soliti lettori. A giugno 2012 m’accorgo con stupore che la Scribacchina d’inizio millennio, quando cronacava (imperfetto del verbo cronacare) concerti poco coinvolgenti, si faceva prender da una certa vena cronachistica (perdonate la ripetizione) dando più spazio alla cronaca (aridagli) che alla musica. Il tutto, va da sé, per riempire colle parole il vuoto delle note.
Successe cogli 883, di cui vi ripropongo di seguito la recensione d’un concerto d’antan, ma successe pure con altri musicisti.

A margine, una piccola anticipazione.
Dopo averle invitate per l’opening act dell’Heineken Jammin’ Festival Winter Edition 2013 e averle viste citate nella recensione qui pubblicata, mi par d’uopo omaggiarvi d’una simpatica storiella riguardante le sorelle milanesi Paola & Chiara. Storiella che, come già potete immaginare, coinvolge da vicino la vostra Scribacchina.

À bientôt, soliti lettori. Ci si rivede chez Scribacchina (ovverosia: qui) tra qualche giorno – fors’anche domani, chissà – col lieto racconto della disavventura targata P&C.

***

883 in concerto

Aprile 2000

Un successo annunciato per gli 883 e la tappa del 22 marzo scorso del loro Grazie Mille Tour: il tutto esaurito della serata ha dimostrato, se ce n’era bisogno, quanto Max Pezzali e compagni siano apprezzati nella bergamasca e quanto caloroso sia il seguito dei fan della band.
E’ stato un concerto all’insegna della grandezza, a cominciare dal palco, ideato seguendo un’impostazione nipponica, con tanto di scritte in giapponese e maxischermo dietro le spalle degli artisti.
Avvenimento singolare per un concerto pop-rock, la puntualità degli artisti, che hanno spaccato il secondo presentandosi sul palco alle 21 esatte con il primo brano in assoluto scritto dalla band: Non Me La Menare.
L’impatto sul pubblico è fortissimo: la ressa sotto il palco e l’entusiasmo col quale mani, braccia e voci seguono i brani fa sentire a pelle quanta influenza abbia un semplice gruppo musicale su un’intera generazione (e forse più di una).
Su questo hanno contato gli 883 quando hanno deciso di sostenere un paio di cause meritevoli di attenzione: quella di Emergency (associazione nata nel ‘94 a Milano con lo scopo di fornire assistenza medico-chirurgica alle vittime della guerra e delle mine anti-uomo, costruendo e gestendo ospedali nelle zone maggiormente colpite) e quella che sta alla base della campagna Con il casco c’è più vita, promossa dal Ministero dei lavori pubblici e mirata alla diffusione, tra i più giovani, dell’uso del casco come soluzione per prevenire i troppi decessi causati da incidenti stradali. Qui sono entrati in scena due caschi rossi targati 883, prontamente indossati da Michele Monestiroli e Daniele Moretto, che hanno improvvisato un simpatico duello motociclistico tra le grida delle sfegatate fan.
Gradevole l’alternarsi, sul megaschermo, di immagini in diretta dal palco e di video, in particolare quello che accompagna il brano Nient’Altro Che Noi, all’avanguardia rispetto ai video attualmente prodotti in Italia, realizzato quasi fosse un cartone animato; o ancora, ad accompagnare Gli Anni, immagini prese da telefilm degli anni ‘80: Mork&Mindy, Magnum P.I. e – forse un po’ fuori luogo – il più recente Baywatch.
Max Pezzali, negli anni, si è circondato di validi collaboratori per le esibizioni dal vivo; dopo la parentesi in duo con Mauro Repetto e passando attraverso continui cambiamenti di organico (ricordo che la prima esperienza importante di Paola & Chiara è stata al fianco degli 883 in veste di coriste), il musicista è arrivato alla solida formazione che mercoledì sera ha assicurato la base ritmica e melodica: Alberto Tafuri alle tastiere, Eugenio Mori alla batteria, i già citati Daniele Moretto alla tromba e Michele Monestiroli ai sax, Matteo Salvadori e il bergamasco Fabrizio Frigeni alle chitarre, un ottimo percussionista argentino e il giovanissimo Matteo Bassi, che giostrava tra basso elettrico e tastiera-basso (una soluzione, quest’ultima, che risale agli anni ‘80, quando la musica era quasi completamente prodotta con apparecchi elettronici).
Immancabili i brani Hanno Ucciso L’uomo Ragno, Nord Sud Ovest Est, la celeberrima Come Mai, La Regola Dell’Amico e una manciata di pezzi presi dal nuovo album Grazie Mille, tra i quali proprio Grazie Mille e il relativo remix.
A concludere diversamente la serata, un’altra sorpresa: l’estrazione di cinque caschi identici a quelli indossati dalle due spalle di Max Pezzali, regalati ad altrettanti fortunati spettatori. A riprova del fatto che gli 883, quando sostengono una causa, non lo fanno soltanto a parole.


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