Sono perfettamente d'accordo con tutto quello che dice la scrittrice, ovvero:
«Un lettore vero è tutt’altro che onnivoro, perché leggere significa scegliere, giudicare, scartare e trovare la propria angolazione da cui osservare e raccontare il mondo»
Lettori pieni di pregiudizi.
Lettori da cui non accetterei mai un consiglio di lettura.
I libri si leggono, si amano, si odiano, si criticano, si consigliano e si sconsigliano.
I libri si sottolineano, si cancellano, si annusano, si portano in tasca, in borsa, in zaino: non sono da tenere sul piedistallo.
I libri sono "oggetti" da vivere.
Leggere non significa essere i primi della classe, vuol dire che il sistema scolastico funziona ancora.
Saper leggere però significa che avete fatto delle scelte: a volte avete sbagliato, altre avete passato la notte in bianco pur di sapere come finiva. Saper leggere vuol dire aver sviluppato una propria personalità, nient'altro.
Comunque, ecco i nove tipi di lettore da evitare, per il vostro bene.
- Il lettore che legge tutto.
L'etichetta del bagnoschiuma, quella dei cereali, la posta del cuore di Chi. E il dizionario ovviamente. Legge anche libri ogni tanto, quelli che trova. Non chiedetegli cosa ne pensa però, cosa volete che ne sappia: è troppo impegnato a leggere. - Il lettore che legge solo best-seller.
Legge perché gli hanno detto che leggere è importante. E allora vai di best-seller: vuole leggere solo il meglio e se questi libri sono al primo posto, un motivo ci sarà. Se gli chiedete cosa ne pensa vi dirà che è d'accordo con quello che dicono tutti. - Il lettore-blogger che legge solo i libri che gli mandano gratis.
Ha aperto il blog per due motivi: fare soldi e diventare famoso. Ha iniziato con le recensioni e poi ha visto che poteva guadagnarci davvero qualcosa: libri gratis e la riconoscenza di scrittori e case editrici. A patto che ne parlasse bene, eh.
Se gli chiedete cosa pensa di questi libri cercherà di convincervi che sono tutti bellissimi. Tutti. - Il lettore che conta
Voi dovete controllare anobii, lui invece, se gli chiedete "quanti libri hai letto finora?", vi risponderà immediatamente: con il numero esatto (scappate). Se gli chiedete cosa ne pensa però lo manderete in crisi: era troppo impegnato a tenere il conto, non è questo l'importante? - Il lettore snob
Legge solo classici. Generalmente disprezza tutto ciò che viene scritto da qualcuno ancora in vita, a meno che questo non sia più di là che di qua. Se gli chiedete cosa ne pensa, vi guarderà con disprezzo: è letteratura, c'è da aggiungere altro? - Il lettore che legge solo su carta
Ha sentito parlare degli eBook, ma pensa che quelli non siano libri veri. Il libro vero è fatto di carta: più vecchia è, meglio è.
Se gli chiedete cosa pensa di quei libri vi dirà che non lo sa: ha paura che si sgretolino.
Oppure vi dirà che i libri hanno bisogno di tempo e lui non ne ha, è sempre in viaggio.
Se gli direte che quel romanzo è anche in un comodo e pratico eBook, non vi ascolterà. Il libro è solo quello di carta.
Generalmente è un under18 o un over65. - Il lettore aspirante scrittore
Ama tantissimo leggere. Così tanto che ha scritto un libro.
Legge giorno e notte: il suo libro, le recensioni su amazon del suo libro, le recensioni sui blog del suo libro.
Se gli chiedete cosa pensa dell'ultimo libro letto, non avrà dubbi: bellissimo! In fondo l'ha scritto lui. Ne volete mica una copia? - Il lettore alternativo
Ama leggere. Profondamente. Cerca i libri da leggere tra le pieghe sconosciute dell'editoria.
Legge solo libri che sono stati stampati in qualche regione sconosciuta del mondo, in tre copie, magari scritti da un viaggiatore ubriaco hippy o da un filosofo sconosciuto che si è formato nell'Università della Vita. Libri importanti insomma, incompresi dalla massa, apprezzati da lui e pochi altri.
Se gli chiedete cosa ne pensa sarà contento di illustrarvi la purezza dell'autore non ancora corrotto dal sistema. Abbandonerà ovviamente il suddetto libro non appena l'autore arriverà - per sua fortuna- al grande pubblico, etichettandolo con un "venduto" e sputando velenoso rancore su ogni opera successiva. - Il lettore finto genio ribelle
Il più insopportabile. Si finge distratto, strano, sempre vestito con accurata casualità. Perché vuole farvi credere che questi suoi "difetti" siano il segno di una profonda intelligenza creativa. In passato probabilmente ha provato anche a fingersi mancino, come Leonardo.
Solitamente è anche scrittore o comunque artista. In mano ha sempre libro e blocco per scrivere. Se potesse, passerebbe tutto il suo tempo in posa, immobile a fissare il vuoto, segno che sta creando. Se gli chiedete cosa pensa dell'ultimo libro letto vi farà un discorso astruso che non capirete. Poi vi renderete conto che sotto il fumo non c'è manco mezzo-arrosto.