Chiamalo come meglio credi si possa definire un essere umano, ma ricorda non è un grumo di cellule (andresti contro tutte le scoperte scientifiche più moderne) pensa:
- fin dall’inizio (dalla fecondazione) è dotato di un personale patrimonio genetico (differente da quello di mamma e di papà): lì c’è già inscritto tutto…maschio o femmina? biondo/a, rosso/a o bruno/a? occhi azzurri, verdi, marroni o neri? pelle bianca, olivastra o nera?
- dopo la fecondazione il corpo della mamma lavora affinchè questo piccolo possa essere accolto nel miglio modo possibile nell’utero, prepara il nido e lo trasporta, quasi cullandolo, dolcemente dalla tuba all’utero.
- da lì comincia un veloce e progressivo procedimento di crescita. Pensa che la velocità di crescita è paragonabile alla velocità di sviluppo e cambiamenti, soltanto di un’altra fase della vita dell’essere umano, dell’adolescenza.
Come puoi tu stabilire quando è vivo e quando non lo è?
Pensa, non ci riesce nemmeno la scienza a tal punto che avendo decretato a livello scientifico l’esistenza di una vita fin dal concepimento sono stati i popoli con le loro idee, la società e la cultura dominante a imporre un inizio, sancito da una legge, qui in Italia la 194 del 1978.
Ma questa non è la realtà, diventa però una soluzione realistica per tutti coloro che “devono rimediare a un casino” o “non era il momento” o “proprio non posso” ma non è, e non sarà mai, la soluzione migliore. Apri gli occhi, prendi coscienza della tua realtà e permetti ad un altro di vivere, perchè le situazioni evolvono, possono migliorare ma un’azione come quella ti rimane per sempre dentro.
Apri il tuo cuore, apri le mani e accogli una vita.
La V.V