Animalisti in stato di guerra contro l’arrivo in Italia di 900 macachi, piccole scimmie destinate alla vivisezione sperimentale. Le prime 150 sono già arrivate arrivate, altre 750 sono su Tir in viaggio dalla Cina, stivati dentro gabbioni in condizioni inimmaginabili, destinazione Brianza. Qui sono presenti i laboratori della Harlan, multinazionale della vivisezione, già nel mirino degli animalisti nel 2006, per un blitz del Fronte Liberazione Animale proprio all’interno dell’allevamento di Correzzana, dopo che l’azienda aveva annunciato di voler offrire i suoi servizi a un numero imprecisato di laboratori pubblici e privati, università, ospedali, aziende farmaceutiche, laboratori.
“Questo è uno dei centri di sperimentazione più tristemente famosi in Italia – dice Paolo Mocavero, presidente dell’associazione “Cento per cento animalisti” che da ieri ha organizzato un presidio di fronte allo stabilimento di Correzzana. La vivisezione sui primati in Italia è molto restrittiva ma le normative vengono regolarmente aggirate con autorizzazioni di veterinari compiacenti. Ed è proprio notizia di pochi minuti fa, la richiesta di chiarimenti circa le procedure che hanno consentito questo spostamento di animali mai visto fino ad oggi, da parte dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla, ex ministro del Turismo, che già si attivò in passato per far chiudere l’allevamento Green Hill.